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'Mani sporche di sangue', Big Tech sott'accusa a Capitol

'Mani sporche di sangue', Big Tech sott'accusa a Capitol

'Rischi online per i minori'. Zuckerberg si scusa con le vittime

ROMA, 02 febbraio 2024, 09:01

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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"I vostri prodotti uccidono", "avete le mani sporche di sangue". I senatori americani hanno attaccato pesantemente gli amministratori delegati di Meta, X, TikTok, Snap e Discord torchiandoli in un'audizione alla commissione giustizia sui rischi delle piattaforme social per i bambini e gli adolescenti. "Stanno distruggendo vite umane e minacciando la democrazia. Queste aziende vanno domate e il peggio deve ancora venire", ha accusato il senatore repubblicano Lindsey Graham. Parole accolte dagli applausi di decine di genitori con le foto dei loro bambini morti o traumatizzati dai social. Messo in imbarazzo, il ceo di Meta Mark Zuckerberg si è rivolto alle famiglie e ha chiesto scusa. "Mi dispiace per tutto quello che avete dovuto passare. Nessuno dovrebbe attraversare quello che voi avete attraversato. E' per questo che abbiamo investito così tanto per assicurare che altri non debbano vivere quello che avete vissuto voi", ha detto illustrando gli sforzi della societa': circa 40 mila persone preposte alla sicurezza online, oltre 20 miliardi di dollari spesi dal 2016 e altri due in programma per quest'anno.

Ma i senatori hanno citato i documenti interni al gruppo secondo cui Zuckerberg ha rifiutato di rafforzare i team incaricati di individuare i pericoli per gli adolescenti online. Anche l'ad di Tik Tok Shou Zi Chew ha vantato gli sforzi per proteggere i minori, con 40 mila addetti e 2 miliardi di investimenti previsti per una piattaforma che in Usa conta oltre 170 milioni di utenti mensili. Ma pure lui è finito nel mirino per numerosi episodi. Linda Yaccarino ha difeso X ricordando che non è una piattaforma scelta dai giovani e che verrà comunque creato un nuovo dipartimento per la moderazione dei contenuti. Moderazione finora allentata dal patron Elon Musk. Il problema è che le misure annunciate dalle piattaforme sono ritenute insufficienti da osservatori e autorità. E al Congresso giacciono da tempo vari disegni di legge per proteggere i minori ma finora nessuno è stato approvato. L'inazione del Congresso ha spinto città e Stati americani a fare da soli. Il sindaco di New York ha appena bollato i social media come "un pericolo per la salute pubblica", preannunciando misure. La Florida si appresta a vietare per legge i social ai minori di 16 anni.

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