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Il Giappone esce dagli anni '90, non userà floppy disk nella Pa

Il Giappone esce dagli anni '90, non userà floppy disk nella Pa

Eliminati in 34 procedimenti,1900 richiedono il formato obsoleto

ROMA, 31 gennaio 2024, 12:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Giappone paese tecnologicamente avanzato per antonomasia inizia a dire, finalmente, addio ai floppy disk, un supporto molto diffuso negli anni Novanta e ancora usato nel Sol Levante dalla Pubblica Amministrazione. Il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria - come riporta Japan Today - ha annunciato di aver rimosso, alla fine del 2023, 34 istanze che impongono l'uso dei floppy disk come metodo di presentazione dei dati al ministero, e un numero imprecisato di ordinanze che impongono anche l'uso dei Cd-Rom.
    Le ordinanze riguardavano settori come gas, elettricità e approvvigionamento idrico, operazioni minerarie e produzione di aerei e armi.
    La spinta a porre fine all'uso dei floppy disk nelle agenzie governative nasce da due problemi principali. Il primo è che i supporti fisici riducono la capacità di inviare e condividere dati online, ostacolando l'efficienza e complicando il processo di revisione o aggiornamento delle informazioni. In secondo luogo, che è estremamente difficile trovare floppy disk in vendita poiché sono sostanzialmente scomparsi dal mercato. Sony, uno dei principali produttori, ha smesso di produrli nel 2011.
    Due anni fa, Taro Kono, a capo della divisione digitale giapponese, aveva fatto una ricognizione e scoperto che ci sono circa 1.900 istanze governative, in una varietà di ministeri, che richiedono ancora l'uso di supporti fisici per l'archiviazione dei dati.
   

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