Sale a 36,4 milioni il numero degli
italiani che hanno attivato lo Spid, il sistema di identità
digitale che consente di accedere ai servizi online della
pubblica amministrazione, anche se il rallentamento del tasso di
crescita registrato nel 2023 rende "ancora lontano" l'obiettivo
del Pnrr di raggiungere 42,3 milioni di identità digitali entro
giugno 2026. Attualmente, rileva una ricerca dell'Osservatorio
Digital Identity della School of Management del Politecnico di
Milano, dispone dello Spid il 61% della popolazione,
rappresentato da 36,4 milioni di cittadini maggiorenni (il 73%
degli over 18) a cui si aggiungono 13 mila minorenni (pari a
solo lo 0,18% della platea), con accessi totali stabili (oltre 1
miliardo nel 2022), pari a una media di 25 l'anno per utente.
Inoltre, sono in possesso di carta d'identità elettronica 39,3
milioni di italiani anche se la versione digitale, abilitata
dall'app CieID, risulta ancora fortemente sottoutilizzata, con
solo 4 milioni di utenti che la usano per accedere ai servizi
online. Se i rilasci della carta d'identità elettronica sono
cresciuti del 23% in un anno, però, Spid sembra aver raggiunto
un plateau, assestandosi a un tasso di crescita più contenuto
rispetto agli ultimi anni: +9% da gennaio a novembre 2023 contro
il +23% registrato nel 2022. "Di questo passo, l'obiettivo
fissato nel Pnrr di raggiungere 42,3 milioni di identità
digitali entro giugno 2026 sembra ancora lontano", evidenzia
l'Osservatorio digital identity.
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