Condotta con successo a L'Aquila la prima dimostrazione di comunicazioni quantistiche attraverso fibre ottiche speciali, dette multi-core. A realizzarla è stato un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Davide Bacco, dell'Università di Firenze, e la collaborazione dell'Università dell'Aquila, l'Istituto nazionale di ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche e l'azienda italiana QTI - Quantum Telecommunications Italy, il cui successo è stato descritto su Nature Communications.
Le tecnologie quantistiche promettono di rivoluzionare anche il mondo delle comunicazioni, garantendone la totale sicurezza ed efficienza nello scambio di informazioni, ma per diventare realtà occorre superare anche alcune difficoltà tecniche. Una di queste è la necessità di migliorare la velocità di generazione delle chiavi crittografiche, attualmente inferiore rispetto a quella offerta dai sistemi di telecomunicazione tradizionali, soprattutto in fibra ottica.
"Questo limita non solo l'utilizzo da parte degli utenti, ma anche la nascita di nuove possibili applicazioni legate a questa tecnologia. Potremmo paragonarli ai vecchi modem 56k - ha detto Bacco - dove la navigazione internet era lenta e a volte snervante". Per superare questi limiti i ricercatori hanno testato per la prima volta la trasmissione quantistica su una nuova tipologia di fibre ottiche dette multi-core installata nel territorio de L'Aquila durante i lavori di ricostruzione post terremoto. I test hanno indicato un miglioramento di due volte la trasmissione tradizionale dei qubit che potrebbe essere adottata per le future comunicazioni: "La possibilità di incrementare il tasso di generazione di chiavi crittografiche ci permetterà di allargare la platea di utenti commerciali in grado di fruire di questa tecnologia", ha detto Tommaso Occhipinti, Ceo di QTI, prima azienda italiana di Quantum Key Distribution.
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