Sam Altman, amministratore delegato
di OpenAI, è tra i sostenitori di una startup di intelligenza
artificiale, fondata da due adolescenti, Induced AI. Il suo
obiettivo è aiutare le aziende ad automatizzare i loro flussi di
lavoro, sfruttando le potenzialità dell'intelligenza
artificiale. L'idea, simile a quella su cui i basa lo strumento
Copilot di Microsoft, è di scrivere in un box ciò che si vuole
che l'IA faccia, lasciando poi che la piattaforma agisca in
maniera autonoma. Come scrive Techcrunch, un esempio è lo
smaltimento delle numerose email che un'azienda riceve ogni
giorno. Induced AI può supportare le operazioni più ripetitive,
sintetizzando, in un documento, i messaggi di posta più
importanti, creando una sorta di sommario per punti, elencando
le email per importanza. Induced AI può anche interagire con i
siti web, per leggere ciò che viene mostrato sullo schermo e
scrivere riassunti. Solo qualche giorno fa, Google ha presentato
una funzionalità simile, che verrà implementata in primis sugli
smartphone Pixel, con l'aggiornamento ad Android 14. Navigando
con l'app di Chrome, si potrà ricevere un piccolo testo
descrittivo di ciò che una pagina contiene, permettendo all'IA
di leggere con la propria voce quanto scritto. Induced AI
attualmente conta cinque membri, e nelle ultime settimane ha
raccolto circa 2,3 milioni di dollari in un round di
finanziamento. Tra gli investitori figurano SignalFire, Untitled
Ventures, Sv Angel, Superscrypt, Balaji Srinivasan, Julian
Weisser, Ideo Colab e OnDeck.
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