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L'uragano Ophelia punta verso Nord, sta per indebolirsi

In un'animazione la nascita e la ricostruzione dell'occhio in 3D

Redazione ANSA

L'uragano Ophelia visto dallo spazio: i satelliti indicano che la tempesta, che punta verso nord e sta per abbattersi su Galles, Inghilterra e Scozia, potrebbe indebolirsi nelle prossime ore in prossimità della Norvegia. Intanto i satelliti lo hanno fotografato quando ha investito l'Irlanda e ne hanno ricostruito la nascita in un video e l'occhio in un modello in 3D.

Ophelia è l'ultimo degli uragani che si stanno formando uno dopo l'altro nell'Atlantico: il 9 ottobre, mentre l'uragano Nate perdeva forza, quest'ultima tempesta era stata osservata dal satellite GOES-16 dell'Agenzia americana per l'Atmosfera e gli Oceani (Noaa) proprio mentre cominciava a formarsi. Un video ne ha ricostruito la nascita: da quando Ophelia era una semplice depressione sull'Atlantico, fino a quando ha preso forza ed è diventata una tempesta tropicale, destinata a trasformarsi in uragano mentre puntava verso nord est.

In un'animazione, invece, i ricercatori del Goddard Space Flight Center della Nasa, hanno creato un modello 3D dell’uragano e del suo occhio, sempre grazie ai dati dei satelliti. Il modello ha rivelato che i temporali hanno una struttura molto alta e si estendono fino a 12,5 chilometri di altezza. Ophelia non è stato mai perso di vista dai satelliti, che inviano informazioni cruciali per poter prevedere il comportamento di queste tempeste.


(fonte: Goddard Space Flight Center Nasa)

In base agli ultimi dati, il Centro Nazionale Uragani degli Stati Uniti, stima che sulla Scozia, la pioggia potrebbe cadere a un tasso compreso tra 5 e 10 centimetri all’ora. Tuttavia la tempesta dovrebbe via via perdere forza mentre prosegue verso Nord e raggiunge la Norvegia.

Il satellite Suomi NPP di Nasa e Noaa ha sorvolato Ophelia il 16 ottobre, mentre colpiva l'Irlanda, mentre i satelliti europei Sentinella ne hanno invece misurato le temperature. Il satellite Sentinel-3A del programma europeo Copernicus, varato da Commissione Ue e Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha visto che le temperature delle nuvole sono di circa 50 gradi sotto lo zero vicino all'occhio e di circa 15 gradi alla periferia del vortice. Quando l'uragano era in procinto di avvicinarsi al Portogallo, invece, il satellite Gpm (Global Precipitation Measurement), della Nasa e dell'Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa), aveva visto che Ophelia era accompagnato da piogge che cadevano al tasso record di oltre 21,3 centimetri all'ora.

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