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L'isola greca di Santorini come Marte, trovate rocce simili

L'isola greca di Santorini come Marte, trovate rocce simili

Può diventare un laboratorio per simulare le missioni spaziali

27 giugno 2019, 09:44

Redazione ANSA

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L 'isola greca di Santorini come Marte, trovate rocce simili (fonte: NASA/JPL-CALTECH/MSSS) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'isola greca di Santorini come Marte, trovate rocce simili (fonte: NASA/JPL-CALTECH/MSSS) - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'isola greca di Santorini come Marte, trovate rocce simili (fonte: NASA/JPL-CALTECH/MSSS) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'isola vulcanica di Santorini come Marte. Le sue rocce basaltiche, molto simili a quelle scoperte dai rover Spirit e Curiosity della Nasa nei crateri marziani Gusev e Gale, fanno di una delle isole greche più visitate dai turisti un cosiddetto 'analogo marziano', ossia un laboratorio unico per addestrarsi alle missioni verso il pianeta rosso e per studi comparativi. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Icarus e condotta dal gruppo coordinato da Paul Asimow, del California Institute of Technology.

L'isola greca di Santorini 3.600 anni fa sperimentò una delle più grandi eruzioni vulcaniche registrate nella storia. Analizzando i materiali prodotti dall'eruzione, rileva uno degli autori della ricerca, Ioannis Baziotis, dell'università di Agraria di Atene, "nella baia di Balos, nella zona meridionale dell'isola, e in due aree a Nord-Est, abbiamo scoperto basalti come quelli identificati dai rover su Marte e con proprietà simili a quelle di alcuni meteoriti del pianeta rosso scoperti sulla Terra".

Le analisi hanno mostrato che, sia per composizione chimica, sia mineralogica, queste rocce sono simili a quelle identificate dal rover Spirit e Curiosity nei crateri Gusev e Gale del pianeta rosso. Di conseguenza, secondo Baziotis, "le rocce trovate sull'isola greca si potrebbero usare come risorsa accessibile e a basso costo per testare e calibrare strumenti che voleranno nelle missioni per Marte, invece di usare i rari e costosi meteoriti raccolti sulla Terra o materiale faticosamente preparati con miscele sintetiche".

Inoltre, osserva un altro autore della ricerca, Anezina Solomonidou, del Centro europeo di astronomia spaziale (Esac) gestito dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) vicino a Madrid, "quest'area dell'isola è facilmente accessibile e offre un'eccellente logistica per raccogliere campioni, eseguire test, calibrare strumenti, organizzare addestramenti sul campo e altre attività legate all'esplorazione attuale e futura di Marte".

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