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A rischio la missione indiana sulla Luna

A rischio la missione indiana sulla Luna

Era in lizza per il Google Lunar XPrize (GLXP)

22 gennaio 2018, 19:55

Redazione ANSA

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Un lancio gestito dall 'agenzia spaziale indiana Isro (fonte: ISRO) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un lancio gestito dall 'agenzia spaziale indiana Isro (fonte: ISRO) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un lancio gestito dall 'agenzia spaziale indiana Isro (fonte: ISRO) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sembrano sfumare le speranze per l'India di inviare il primo veicolo spaziale privato sulla Luna. Ma anche se il progetto non decollasse come previsto, è un indice dei rapidi passi compiuti dall'industria spaziale indiana nel settore.

La start-up nota come TeamIndus, scrive la rivista Nature sul suo sito, era una delle cinque in lizza per il Google Lunar XPrize (GLXP), competizione spaziale sponsorizzata da Google e organizzata dalla X Prize Foundation, organizzazione non-profit nata per incentivare innovazioni tecnologiche, che mette in palio un premio di 20 milioni di dollari per la prima compagnia privata che riuscirà entro il 31 marzo a far atterrare un robot sulla Luna, che dovrà viaggiare per almeno 500 metri e trasmettere immagini in alta definizione.

La start-up di Bangalore avrebbe dovuto volare su un razzo Polar Space Launch Vehicle (Pslv) costruito dall'agenzia spaziale indiana Isro (Indian Space Research Organization), ma il lancio è stato cancellato all'inizio del mese perché TeamIndus non poteva pagarlo.

Il risultato tuttavia dimostra secondo Carolyn Belle, analista della Northern Sky Research, società di consulenza spaziale americana, "la crescente forza dell'industria spaziale indiana". E sebbene l'India non possa ancora eguagliare l'ingegneria spaziale americana o europea, i suoi ingegneri hanno solide competenze tecniche e i loro bassi salari riducono significativamente i costi e accelerano lo sviluppo. La reputazione dell'India nel settore spaziale in ambito internazionale è cresciuta molto negli ultimi tempi. Tanto che recentemente l'Agenzia spaziale Italiana (Asi), per bocca del suo presidente, Roberto Battiston, l'ha definita "uno dei giganti dello spazio". Il Paese asiatico non ha un programma spaziale ancora approvato, ha osservato Battiston "ma sta lavorando" e nel suo futuro "c'e' anche la possibilità di mettere in orbita degli astronauti".

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