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Scienziati a Conte, Recovery Fund svolta per rafforzare la ricerca

Scienziati a Conte, Recovery Fund svolta per rafforzare la ricerca

Con 15 miliardi in 5 anni per avere un'economia competitiva

02 gennaio 2021, 13:53

Redazione ANSA

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Scienziati scrivono a Conte, il Recovery Fund è un 'occasione per incentivare la ricerca (fonte: Konstantin Kolosov/Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scienziati scrivono a Conte, il Recovery Fund è un 'occasione per incentivare la ricerca (fonte: Konstantin Kolosov/Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Scienziati scrivono a Conte, il Recovery Fund è un 'occasione per incentivare la ricerca (fonte: Konstantin Kolosov/Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una svolta per rafforzare la ricerca in Italia, con 15 miliardi in 5 anni da prevedere nel Recovery Fund per essere competitivi nella ricerca e di conseguenza nell'economia: lo chiede la lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro per l'Università e la ricerca, Gaetano Manfredi, da 14 scienziati, fra cui Luciano Maiani, Giorgio Parisi, Alberto Mantovani, Massimo Inguscio e Angela Bracco. "Occorre avere il coraggio di una svolta ambiziosa", si legge e "l'unica realistica possibilità per il rafforzamento della ricerca italiana dipende da come verrà ripartito il Recovery Fund".

"Purtroppo, nella discussione politica degli ultimi giorni, la ricerca sembra uscita dai radar del Recovery Fund. Questo - osservano i ricercatori nella lettera - ci spinge a tornare pubblicamente sull'argomento per ribadire la nostra proposta e fornire un quadro più preciso delle scelte di altri governi". Secondo i ricercatori "l'investimento di 15 miliardi di euro in 5 anni, pari al 7% della cifra stimata per l'Italia nel piano Next Generation EU, ci permetterebbe di propiziare e accelerare la rinascita che verrà. Essere competitivi sul piano socioeconomico ed essere competitivi nella ricerca sono circostanze che vanno insieme. Oggi vi è una più nitida consapevolezza del valore della ricerca, degli sforzi necessari, della fatica della scienza, e un sostegno sensibilmente maggiore che nel passato da parte dell'opinione pubblica".

Non cogliere l'occasione del Recovery Fund sarebbe, per l'Italia, un'inversione di tendenza rispetto a quanto sta accadendo in altri Paesi europei, come la Spagna. Proposte analoghe "sono in corso di adozione da parte di altri membri dell'Unione. La Francia si prefigge di raddoppiare i fondi posti a bando dall'Agenzia Nazionale per la Ricerca per progetti in tutte le discipline, portando a circa 1 miliardo di euro per anno i 450 milioni del 2020, con lo scopo di raggiungere un numero di progetti di eccellenza finanziati superiore al 25% della richiesta, lo standard delle migliori agenzie di finanziamento".  

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