Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ricercatori, con nuove regole "piu' tasse e burocrazia per i test su animali"

Gruppo 2003, misure persecutorie indeboliscono ricerca italiana

Redazione ANSA

Piu' tasse e burocrazia per la sperimentazione animale: sarebbe questo l'effetto del nuovo decreto (27 marzo 2019 n. 173) che stabilisce le tariffe per il rilascio di autorizzazioni per la sperimentazione sugli animali. A denunciarlo, a pochi giorni dalla sua pubblicazione, sono gli esperti del Gruppo 2003, che parlano di "misure persecutorie" che rischiano di indebolire la ricerca biomedica italiana.

"E' chiaro l'intento di dissuadere l'utilizzo di una pratica spesso ancora necessaria come la sperimentazione con modelli animali, essenziale per molte patologie", affermano gli esperti in una nota. "A fronte di finanziamenti sempre decrescenti per la ricerca, il Ministero della salute aumenta quindi il costo di tali sperimentazioni, gia' gravate da una quantita' di obblighi burocratici superiori a quelli necessari per la sperimentazione umana".

Il Gruppo 2003 ricorda anche "le 'eccezioni' che il governo italiano ha voluto introdurre alla Direttiva europea sulla sperimentazione animale, tali da escludere senza razionale scientifico dalla sperimentazione il settore degli xenotrapianti e delle dipendenze, quasi che questi fossero ambiti di ricerca 'immorali' e non meritevoli di attenzione in Italia, al contrario di quello che succede nel resto del mondo".

Queste misure "persecutorie - si legge ancora nella nota - hanno l'unica conseguenza di indebolire la ricerca scientifica biomedica nazionale costringendo molti centri di ricerca a commissionare tali ricerche all'estero".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA