Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La barriera corallina senza segreti grazie al Dna di Nemo

La barriera corallina senza segreti grazie al Dna di Nemo

Nuovo strumento per studiare l'adattamento ai cambiamenti climatici

13 settembre 2018, 16:37

Redazione ANSA

ANSACheck

Rappresentazione artistica del pesce pagliaccio (Amphiprion percula), una delle specie più importanti per studiare l 'evoluzione dei pesci della barriera corallina (fonte:Tane Sinclair-Taylor) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica del pesce pagliaccio (Amphiprion percula), una delle specie più importanti per studiare l 'evoluzione dei pesci della barriera corallina (fonte:Tane Sinclair-Taylor) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica del pesce pagliaccio (Amphiprion percula), una delle specie più importanti per studiare l 'evoluzione dei pesci della barriera corallina (fonte:Tane Sinclair-Taylor) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Presto potrebbero non avere più segreti l'ambiente e l'evoluzione delle specie che vvono nlla barriera corallina, grazie al Dna di Nemo. Il genoma del pesce pagliaccio, pubblicato sulla rivista Molecular Ecology Resources, permette adesso di comprendere come i pesci si adattano ai cambiamenti climatici che modificano il loro ambiente. La ricerca si deve alla collaborazione tra la saudita King Abdullah University of Science and Technology (Kaust) e dell'australiana James Cook University.

"Il genoma fornisce un modello fondamentale per capire ogni aspetto della biologia dei pesci della barriera corallina", osserba il coordinatore della ricerca, Robert Lehmann, dell'università saudita. Il Dna del pesce pagliaccio contiene 26.597 geni responsabili della produzione di proteine e, come il mosaico più grande del mondo, ci vuole pazienza e tempo per assemblarlo".

Il pesce pagliaccio (Amphiprion percula) non è soltanto il più famoso pesce della barriera corallina, ma anche uno dei più studiati. "Questa specie - aggiunge Philip Munday, della James Cook - è stata centrale nella ricerca iniziale sugli aspetti ecologici, ambientali ed evoluzionistici dei pesci del reef. Ad esempio è un modello per lo studio del cambiamento di sesso negli animali marini. Inoltre ci ha aiutato a comprendere modelli di disseminazione di larve nei pesci della barriera corallina ed è la prima specie per la quale è dimostrato che il comportamento non aggressivo dei predatori nei suoi confronti potrebbe essere causato dall'acidificazione degli Oceani".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza