Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Disattivando un gene raccolti più ricchi di riso e mais

Disattivando un gene raccolti più ricchi di riso e mais

Quando è attivo frena la crescita

28 marzo 2022, 17:37

Redazione ANSA

ANSACheck

Disattivando un gene è possibile ottenere raccolti abbondanti di mais e riso (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Disattivando un gene è possibile ottenere raccolti abbondanti di mais e riso (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Disattivando un gene è possibile ottenere raccolti abbondanti di mais e riso (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
È stato identificato un ‘freno a mano’ genetico che limita il numero dei chicchi in riso e mais: è un gene che, una volta silenziato, permette di ottenere raccolti più abbondanti, senza alcun impatto negativo. La scoperta, del gruppo  dell’Università per l’Agricoltura della Cina guidato da Wenkang Chen, è pubblicata sulla rivista Science e apre la strada alla ricerca di soluzioni analoghe anche per altri cereali fondamentali, come il grano, per aumentare le produzioni in vista della crescita della popolazione mondiale.La coltivazione di mais e riso è iniziata circa 100mila anni fa, ma le due piante sembrano mantenere alcuni tratti in comune, come la facilità di coltivazione, la resa elevata e la quantità di sostanze nutrienti. Per capire se alla base di queste caratteristiche ci siano geni che si sono evoluti in maniera simile, i ricercatori hanno esaminato il Dna del mais e del suo antenato evolutivo, il teosinte: questo ha permesso di identificare una particolare regione genetica che controlla il numero di chicchi.
Mappando più in dettaglio questo tratto del Dna, gli autori dello studio hanno trovato il gene responsabile, chiamato KRN2, che ha un omologo anche nel riso (OsKRN2).Le analisi hanno poi dimostrato che questi geni sono associati a proteine che limitano il numero di chicchi in entrambe le coltivazioni. Facendo esperimenti di editing del genoma e test controllati sul campo, i ricercatori hanno dimostrato che l’eliminazione del gene faceva aumentare la resa del 10% nel mais e dell’8% nel riso, apparentemente senza contraccolpi negativi. Lo stesso metodo potrebbe ora essere applicato ad altri cereali, alla ricerca di tratti del Dna con caratteristiche simili.
 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza