Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Secondo paziente libero da Aids con trapianto staminali

Secondo paziente libero da Aids con trapianto staminali

Nature, virus azzerato a 18 mesi dal test

WASHINGTON, 05 marzo 2019, 15:25

Redazione ANSA

ANSACheck

Una particella del virus Hiv vista al microscopio (fonte: Thomas Deerinck, NCMIR/SPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una particella del virus Hiv vista al microscopio (fonte: Thomas Deerinck, NCMIR/SPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una particella del virus Hiv vista al microscopio (fonte: Thomas Deerinck, NCMIR/SPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Per la seconda volta da quando è scoppiata l'epidemia legata all'Hiv, il virus che causa l'Aids, un paziente a Londra sembrerebbe essere stato curato dall'infezione: lo riporta la rivista scientifica Nature. L'uomo, un londinese, sembra essere libero dal virus dell'Aids dopo un trapianto di cellule staminali.

Il primo tentativo di questo tipo fu effettuato un paziente di Berlino circa dieci anni fa, ma allora la terapia si era rivelata così aggressiva da costringere a sospendere la sperimentazione. Questo genere di trapianti, sottolineano i ricercatori, sono pericolosi e hanno fallito in altri pazienti. Anche in questo caso, nonostante il test risalga a 18 mesi fa, i ricercatori raccomandano la massima prudenza e sottolineano che è troppo presto per parlare di 'cura'.

L'uomo era sieropositivo dal 2003 e aveva iniziato nel 2012 la terapia antiretrovirale. Nello stesso anno gli era stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin in stato avanzato. Così, oltre alla chemioterapia, nel 2016 ha avuto il trapianto di cellule staminali di un donatore, con una specifica mutazione genetica che le rendeva resistenti al virus dell'Hiv. Il trapianto ha così cambiato il sistema immunitario del paziente, dandogli la stessa resistenza all'Hiv del donatore. Molte forme di Hiv si servono di un gene, il Ccr5, che viene utilizzato dal virus per entrare nelle cellule da infettare.

Alcune persone però sono portatrici di una particolare mutazione del gene CCR5 che le protegge dall'infezione. Il donatore usato in questo caso aveva due copie di questo gene mutato, ed era quindi resistente al virus. I ricercatori dello University college e dell'Imperial college di Londra, guidati da Ravindra Gupta, hanno fatto sospendere la terapia antiretrovirale al paziente 16 mesi dopo il trapianto, e 18 mesi dopo (quindi a 35 dal trapianto) non hanno traccia del virus nell'uomo. Un risultato che dimostra, secondo gli studiosi, come il primo caso di remissione, quello del cosidetto 'paziente di Berlino', non sia stato un'anomalia e offre nuovi elementi per lo sviluppo di una terapia di questo tipo.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza