Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pancetta e colore della pelle ereditati dai Neanderthal

Pancetta e colore della pelle ereditati dai Neanderthal

Le tracce lasciate nel nostro Dna sono più abbondanti del previsto

07 ottobre 2017, 10:38

Redazione ANSA

ANSACheck

Modello di neanderthaliano esposto in Germania, nel Museo dell 'uomo di Neanderthal a Mettmann (fonte: Neozoon) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Modello di neanderthaliano esposto in Germania, nel Museo dell 'uomo di Neanderthal a Mettmann (fonte: Neozoon) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Modello di neanderthaliano esposto in Germania, nel Museo dell 'uomo di Neanderthal a Mettmann (fonte: Neozoon) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal colore della pelle e dei capelli, alla tendenza ad accumulare la pancetta, persino la suscettibilità a malattie come la schizofrenia: l'eredità che ci hanno lasciato i Neanderthal è molto più ampia del previsto. Lo indicano ben tre studi pubblicati da gruppi indipendenti sulla rivista Science e sull'American Journal of Human Genetics.

Tutte e tre le ricerche si basano sull'analisi di nuove mappe più dettagliate del Dna dei nostri antichi cugini. Fra gli autori c'è anche il pioniere degli studi del Dna antico, il biologo svedese Svante Paabo, che lavora dell'Istituto Max Planck per l'Antropologia Evoluzionistica a Lipsia e che aveva scoperto la parentela tra gli uomini di Neanderthal e i discendenti dell'uomo Sapiens.

Adesso, analizzando il Dna di una donna Neanderthal chiamata Vindija, vissuta circa 52.000 anni fa nell'attuale Croazia, Paabo indica nei dati pubblicati su Science che i primi incontri tra Sapiens e Neanderthal sarebbero avvenuti nel periodo compreso tra 130.000 e 145.000 anni fa. Dalla ricerca emerge inoltre che le popolazioni moderne non africane hanno una percentuale di Dna dei Neanderthal compresa tra 1,8% e 2,6%, ossia superiore alle stime precedenti, comprese fra 1,5% e 2,1%.

I geni ereditati dai Neanderthel controllano i livelli di colesterolo e vitamina D, così come la tendenza ad accumulare la 'pancetta'. Sono inoltre legati alla suscettibilità a malattie come artrite reumatoide e schizofrenia e anche alla risposta ai farmaci antipsicotici.

Che l'eredità dei Neanderthal sia notevole trova conferma anche nella ricerca guidata da Janet Kelso, dello stesso Istituto Max Planck di Lipsia, che indica influenze di questo antico Dna sul colore della pelle e su quello degli occhi,  sui ritmi del sonno e sull'umore.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza