La Cina ha lanciato con successo i primi 18 satelliti della megacostellazione Thousand Sails, precedentemente nota con la sigla G60, dedicata alle comunicazioni e all’internet globale proprio come Starlink di SpaceX. Il lancio è avvenuto con un razzo Lunga Marcia 6A dal Taiyuan Satellite Launch Center nella Cina settentrionale, alle ore 8,42 italiane del 6 agosto. La costellazione, gestita dall’azienda cinese Shanghai Spacecom Satellite Technology, prevede una prima fase con circa 1.300 satelliti; di questi, oltre 100 dovrebbero essere lanciati entro la fine del 2024 e circa 650 entro il 2025. La rete completa, però, sarà composta da oltre 14mila satelliti in orbita terrestre bassa.
Thousand Sails, inoltre, non è l’unica grande costellazione satellitare che la Cina ha in cantiere. La seconda, chiamata Guowang, fa capo all’azienda China Satellite Network Group e si basa su un progetto da circa 13mila satelliti. Anche in questo caso è previsto a breve il lancio del primo lotto di satelliti, ma le notizie in merito sono ancora scarse.
I piani cinesi per le due megacostellazioni, tuttavia, richiederanno un’enorme crescita delle capacità di lancio. Nel 2025 sono previsti i primi test per una serie di lanciatori riutilizzabili, e sono in fase di costruzione nuove piattaforme di lancio all’interno della base commerciale sull'isola di Hainan.
La costellazione Thousand Sails aveva già raccolto, a inizio anno, quasi 950 milioni di dollari per la sua costruzione. Questo lancio è stato il 35esimo dell’anno per la Cina, tra quelli destinati all’orbita terrestre: solo una parte dei circa 100 annunciati a febbraio per il 2024 dalla Corporazione cinese per la scienza e la tecnologia aerospaziale.
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