Osservate per la prima volta onde e irregolarità nell’atmosfera di Giove: sono onde di gravità, differenti dalle onde gravitazionali, prodotte da violente tempeste, come la Grande macchia rossa. A vederle è stato il telescopio spaziale James Webb i cui dati sono stati analizzati dal gruppo di ricerca guidato da Henrik Melin, dell’Università britannica di Leicester, e pubblicati sulla rivista Nature Astronomy.
“Giove non finisce di stupire”, ha detto Melin commentando la scoperta delle tante, finora invisibili, irregolarità che sono state osservate negli strati alti dell’atmosfera del più grande pianeta del Sistema solare. La scoperta arriva dall’analisi di immagini attorno alla Grande macchia rossa, un’enorme tempesta in atto da almeno diversi secoli dove si registrano venti di quasi 700 chilometri orari, e attorno alla quale si riteneva non ci fossero particolari fenomeni da osservare. Invece l’incredibile vista del telescopio Webb, che essendo nello spazio non è disturbato dall’atmosfera terrestre, ha permesso di scorgere dettagli finora impossibili.
E’ così stato possibile notare la presenza delle cosiddette onde di gravità, ossia onde che si propagano nell’atmosfera – come si possono osservare anche dai satelliti sul nostro pianeta. Un fenomeno piuttosto semplice, di cui le onde sottomarine ne sono un altro esempio, e completamente differente dalle onde gravitazionali, che sono invece increspature dello spazio tempo, ma che offre importanti informazioni per conoscere quel che avviene all’interno della densa atmosfera del pianeta.
Giove è infatti avvolto da un'atmosfera la cui densità aumenta notevolmente con la profondità ed è dunque quasi impossibile conoscerne le dinamiche interne. Le piccole irregolarità superficiali osservate ora per la prima volta sono una sorta di spia capace di fornire informazioni degli strati invisibili del pianeta, come una sorta segnali di un ecografo.
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