Compie 30 anni la missione spaziale che ha segnato l'inizio della collaborazione fra Stati Uniti e Russia. Il 3 febbraio 1994 lo space shuttle Discovery partiva diretto alla stazione spaziale russa Mir e i due Paesi lavoravano insieme in orbita per la prima volta dalla nascita della Federazione Russa.Prima di allora, nel luglio 1975, nell'ambito del programma Apollo-Soyuz una navetta americana Apollo e una sovietica Soyuz si erano agganciare in orbita.
Il programma Shuttle-Mir ha segnato l'inizio di una collaborazione che da allora non si è mai interrotta e che, nonostante la guerra in Ucraina, prosegue ancora a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Per la prima volta in quella missione, la Sts-60, l'equipaggio del Discovery comprendeva un cosmonauta, Sergei Krikalev dell'agenzia spaziale russa Roscosmos. Al comando di Charles Bolden, c'erano anche Kenneth Reightler, Jan Davis, Ronald Sega e Franklin Chang-Díaz. Fra i due veicoli avvenne un passaggio ravvicinato, ma non l'aggancio. L'equipaggio dello shuttle e quello della Mir, composto da Valerij Poljakov, Viktor Afanas'ev e Jurij Usačëv, comunicavano grazie a un collegamento radio.
Prendeva così il via il programma Shuttle-Mir, il cui obiettivo era mettere in comune le esperienze americane e russe in campo spaziale. Annunciato nel 1993, il progetto è andato avanti fino al suo completamento, nel 1998 con 11 missioni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA