Una sfida aperta a tutti per rendere potabile l’acqua del ghiaccio che si trova sulla Luna: è l’obiettivo dell'Aqualunar Challenge, l'iniziativa lanciata dall’Agenzia spaziale britannica e da quella canadese per fornire acqua potabile agli astronauti che lavoreranno in futuro sul nostro satellite, in palio per i 3 migliori progetti ci sono 350mila euro ciascuno.
“Il Regno Unito sta svolgendo un ruolo importante nelle missioni Artemis guidate dalla Nasa che mirano a stabilire una base permanente con equipaggio sulla superficie della Luna entro la fine del decennio”, ha detto Paul Bate, capo dell’Agenzia spaziale britannica. “Ma sarà possibile – ha aggiunto – solo se gli astronauti avranno un accesso affidabile all’acqua, inoltre, sarà molto meglio procurarsi l’acqua direttamente sulla Luna piuttosto che inviarla dalla Terra”.
E’ in quest’ottica che è stata lanciata lanciato l’Aqualunar Challenge. che mette in palio complessivamente oltre 1,5 milioni di euro alle migliori idee per purificare l’acqua lunare che si trova sotto forma di ghiaccio, utile sia per gli astronauti che per la coltivazione delle piante nelle serre. L’auspicio è inoltre che tecnologie innovative per la purificazione dell’acqua lunare possano rivelarsi utili anche per applicazioni sulla Terra in regioni che hanno carenza di acqua potabile. Il concorso è aperto a partecipanti di ogni nazione, purché siano guidati in cordata da un’entità con sede nel Regno Unito, e la scadenza per la presentazione delle proposte di Aqualunar Challenge è l'8 aprile. La lista dei dieci finalisti sarà annunciata nel giugno 2024 e ciascuno riceverà 30mila sterline in finanziamenti iniziali, mentre a marzo 2025 verranno annunciati i tre vincitori del primo premio che riceveranno un finanziamento complessivo di 350mila euro per sviluppare ulteriormente i loro sistemi di purificazione, ricevendo supporto tecnico, di progettazione e di commercializzazione.
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