Rinviato per problemi tecnici l'ultimo volo dell'Ariane 5, il più potente dei lanciatori europei che avrebbe dovuto mettere oggi in orbita, dal Centro Spaziale Europeo in Guyana Francese, due satelliti per la difesa di Francia e Germania. Il rinvio è dovuto al 'rischio per la ridondanza di una funzione critica', si legge nella nota rilasciata da Arianespace, l'azienda che gestisce i lanciatori europei, e non è stata definita ancora una nuova data di lancio, che potrebbe essere rinviato di alcune settimane.
Quello previsto per il 16 giugno dalla base di Kourou avrebbe dovuto essere il 117esimo e ultimo lancio per il razzo che è diventato operativo a partire dal 1996 e che in questi anni ha portato in orbita missioni fondamentali,come quelle del telescopio spaziale James Webb, la sonda europea Rosetta e pochi mesi fa Juice, la missione europea per conoscere da vicino le lune ghiacciate di Giove.
Nella conferenza stampa seguita all'annuncio, Arianespace ha detto che alcune 'non conformità' erano state rilevate il 9 giugno e nuove verifiche hanno evidenziato rischi alle linee di trasmissione in alcuni sistemi di ridondanza, ossia sistemi duplicati che servono per garantire il corretto funzionamento anche in causo di guasto, nelle cariche pirotecniche per la sicurezza e la separazione dei booster.
L'ultima missione dell'Ariane 5 è destinata a portare in orbita due satelliti per la difesa e le comunicazioni: Heinrich-Hertz-Satellit, costruito da OHB per l'Agenzia spaziale tedesca Dlr, e Syracuse 4B, realizzato per l'esercito francese da un consorzio formato da Airbus Defence and Space e Thales Alenia Space.
Il rinvio rallenta ulteriormente le attività spaziali europee, già frenate dai ritardi accumulati per l'esordio del nuovo grande lanciatore Ariane 6, il cui primo volo non avverrà prima dell'inizio 2024 e i problemi riscontrati a dicembre 2022 da Vega C che nel suo secondo lancio ha fallito la messa in orbita dei due satelliti francesi Pleiades.
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