Sono state scoperte in una galassia distante 12 miliardi di anni luce le più antiche tracce di molecole complesse: si tratta dei cosiddetti idrocarburi policiclici aromatici, molecole che vengono prodotte anche sulla Terra durante un incendio e che in astronomia sono state finora considerate la spia della nascita di nuove stelle. La scoperta è stata possiile grazie ai dati del telescopio spaziale James Webb, analizzati dal gruppo di Justin Spilker, dell'Università del Texas A&M. Alla scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, ha partecipato Gayathri Gururajan, dell'Università di Bologna e dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.
Gli idrocarburi policiclici aromatici osservati da Webb si trovano in una lontana galassia, che si è formata appena 1,5 miliardi di anni dopo il Big Bang. Sono le più lontane tracce di queste molecole mai osservate finora. "Queste grandi molecole sono piuttosto comuni nello spazio", ha detto Spilker. "Finora - ha aggiunto - si riteneva che fossero un buon indicatore della formazione di nuove stelle perché ovunque si vedessero queste molecole, c'erano anche piccole stelle che brillavano". Ma i nuovi dati potrebbero far cambiare questa idea perché in queste nuove immagini "abbiamo trovato molte regioni con molecole simili, ma senza formazione stellare, e altre con nuove stelle in formazione ma senza queste molecole", ha aggiunto Spilker.
La scoperta spingerà, quindi, a rivedere alcuni meccanismi che si ritenevano ormai assodati sull'evoluzione delle galassie. "Scoperte come questa - ha commentato Kedar Phadke, un autore dello studio dell'Università dell'Illinois Urbana-Champaign - sono esattamente ciò per cui Webb è stato creato: comprendere le prime fasi dell'universo in modi nuovi ed entusiasmanti".
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