E' stata osservata per la prima volta la nascita di un ammasso di galassie, quello associato alla galassia Spiderweb, così chiamata perché ricorda un gigantesco ragno cosmico intento a divorare galassie più piccole, come mosche catturate in una ragnatela. E' distante 10 miliardi di anni luce ed è stato possibile grazie alle osservazioni svolte con il radiotelescopio Alma dello European Southern Observatory (Eso) in Cile. Lo studio, guidato dall'Università di Trieste e dall'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), è pubblicato sulla rivista Nature e ha permesso di confermare con osservazioni dirette le previsioni teoriche elaborate da oltre un decennio.
Gli ammassi di galassie contengono fino a diverse migliaia di galassie, oltre che materia oscura e un alone diffuso di gas caldo, il quale ha una massa che supera notevolmente quella delle galassie stesse e ne permea lo spazio tra l'una e l'altra. I ricercatori, guidati da Luca Di Mascolo dell'Università di Trieste, hanno osservato per la prima volta la grande quantità di gas caldo presente nella fase 'gestazionale' di questo ammasso, destinato a diventare una delle strutture più grandi del cosmo.
In particolare, gli autori dello studio hanno sfruttato il cosiddetto effetto Sunyaev-Zeldovich, che si verifica quando la luce prodotta dal Big Bang, che continua a propagarsi in tutto l'universo, attraversa il gas caldo, formando così delle ombre nelle immagini: misurando queste ombre, è possibile stimare massa e pressione del gas e mapparne la struttura. "Grazie alla sua impareggiabile risoluzione e sensibilità - dice Di Mascolo - Alma è l'unico telescopio attualmente in grado di eseguire una misura di questo tipo".
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