/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Vulcani attivi su Venere, ne stanno rimodellando il volto

Vulcani attivi su Venere, ne stanno rimodellando il volto

Si apre anche una finestra sul passato della Terra

28 febbraio 2023, 17:49

Redazione ANSA

ANSACheck

Illustrazione di una delle zone, chiamate corone, della superficie di Venere dove risulta ancora presente l 'attività vulcanica (fonte: NASA/JPL-Caltech/Peter Rubin) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Illustrazione di una delle zone, chiamate corone, della superficie di Venere dove risulta ancora presente l 'attività vulcanica (fonte: NASA/JPL-Caltech/Peter Rubin) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Illustrazione di una delle zone, chiamate corone, della superficie di Venere dove risulta ancora presente l 'attività vulcanica (fonte: NASA/JPL-Caltech/Peter Rubin) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Su Venere c’è ancora attività vulcanica, che sta rimodellando il volto del pianeta probabilmente in modo simile a quanto avveniva sulla Terra circa 2,5 miliardi di anni fa: Venere sembra trovarsi, infatti, nello stato che precede la formazione delle placche tettoniche tipiche del nostro pianeta e apre dunque una finestra sull’aspetto che doveva avere in passato. Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience e guidato dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa e dal California Institute of Technology (Caltech), che hanno esaminato i dati raccolti circa 30 anni fa dalla sonda Magellano della Nasa, lanciata nel 1989 e che orbitò intorno al pianeta tra il 1990 e il 1994.
La Terra racchiude un nucleo caldo che riscalda il mantello circostante, che a sua volta trasporta quel calore fino al rigido strato roccioso esterno, chiamato litosfera: da qui il calore si disperde nello spazio raffreddando anche la regione superiore del mantello, dove quindi avviene un continuo scambio di calore tra rocce calde e fredde che guida i movimenti delle placche tettoniche terrestri. Venere, invece, è sprovvisto di placche tettoniche e i meccanismi con il quale il pianeta si raffredda sono rimasti un mistero per molto tempo.
Ora, i ricercatori guidati da Suzanne Smrekar hanno scoperto che ci sono zone della superficie venusiana (chiamate corone) molto più sottili del previsto, dove lo spessore è di soli 11 chilometri circa, che permettono al calore di fuoriuscire attraverso pennacchi di roccia fusa e dove l’attività vulcanica risulta ancora in funzione. La conferma arriverà probabilmente dalla nuova missione Veritas della Nasa, che dovrebbe partire entro il 2030 per realizzare una mappa 3D del pianeta e svelarne il funzionamento interno. Alla missione partecipa anche l’Italia, attraverso una collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per lo sviluppo e la realizzazione di tre strumenti di bordo.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza