È stato finalmente ‘craccato’ il codice che dirige il ripiegamento delle proteine nella loro forma finale, fondamentale per il loro corretto funzionamento: si tratta di piccole molecole di zuccheri che vengono attaccate sulla superficie della proteina e che aiutano anche la cellula e individuare quelle difettose. Lo studio guidato dall'Università del Massachusetts ad Amherst e pubblicato sulla rivista Molecular Cell ha ora scoperto qual è l’enzima responsabile di questo indispensabile processo di ‘etichettatura’, e ciò apre la strada a nuove cure per centinaia di malattie causate da errori nel ripiegamento delle proteine, dalla fibrosi cistica al morbo di Alzheimer.
Speciali molecole chiamate ‘chaperon’ aiutano le proteine ad assumere la loro conformazione e a identificare quelle mal ripiegate, facendogli ripetere il processo di ripiegamento oppure indirizzandole alla distruzione prima che causino danni. Tuttavia, questo sistema a volte fallisce e i risultati possono essere catastrofici per la nostra salute. I ricercatori guidati da Kevin Guay hanno quindi cercato di capire come fanno le chaperon a sapere qual è la forma corretta di ognuna delle circa 7.000 proteine che controllano.
La risposta comprende un enzima noto come UGGT e una serie di ‘etichette’ fatte di zuccheri: l’enzima etichetta le proteine difettose posizionando gli zuccheri in punti specifici, una sorta di codice che le chaperon leggono per sapere esattamente a che punto il processo di ripiegamento è andato storto e come aggiustarlo. “Questa è la prima volta che siamo riusciti a vedere dove l’UGGT inserisce gli zuccheri sulle proteine per il controllo qualità”, commenta Guay. “Il nostro lavoro – aggiunge il ricercatore – suggerisce che l’enzima UGGT sia una strada promettente per la ricerca su nuove terapie farmacologiche mirate”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA