La frutta fresca può essere un 'super-scudo' contro demenza e depressione: la sua regolare assunzione in quantità elevate, infatti, protegge le aree del cervello coinvolte nello sviluppo di entrambe le patologie. Lo indica lo studio guidato dal ricercatore italiano Santino Gaudio, dell'Università svedese di Uppsala, e pubblicato sulla rivista NeuroImage. Sulla base dei risultati ottenuti, gli autori invitano quindi le istituzioni nazionali a valutare una campagna d'informazione che spinga la popolazione a consumare più frutta.
I ricercatori hanno preso in considerazione un grande campione di oltre 9.900 persone, i cui dati sono custoditi dalla banca dati britannica Uk Biobank: hanno così potuto valutare la correlazione tra la quantità di frutta fresca consumata ed il volume di materia grigia, quella parte di tessuto cerebrale formata principalmente dai neuroni, contrapposta alla materia bianca che è costituita invece dai prolungamenti dei neuroni che conducono gli impulsi nervosi.
I risultati hanno evidenziato che più cresce la quantità di frutta, più aumenta anche il volume della materia grigia in diverse aree del cervello: in particolare nell'ippocampo, che gioca un ruolo fondamentale nei processi di memoria e nello sviluppo di demenza e depressione.
In altre parole, una maggiore assunzione di frutta fresca sembra proteggere il cervello dalla riduzione della materia grigia che si verifica sia nelle persone affette da demenza sia in quelle colpite da depressione, ed evita così l'insorgenza di queste malattie.
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