Un nuovo farmaco sperimentato sui topi si è dimostrato efficace nel ripristinare la capacità del sistema immunitario di combattere attivamente diversi tipi di cancro, rallentando la crescita dei tumori, prolungando la vita e aumentando l’efficacia delle altre terapie. Lo studio, pubblicato sulla rivista Cancer Cell e guidato dall’Università americana del Texas ad Austin, si è basato su una molecola che è già prodotta in maniera naturale dal corpo e che degrada un composto tossico prodotto dalle cellule cancerose, potenziandola poi in laboratorio per farla rimanere più a lungo in circolazione. Sono già in corso ulteriori test per valutare la sicurezza del farmaco e gli autori della ricerca sperano di far partire presto studi clinici sull’uomo.
Molti tumori cancellano un tratto di Dna chiamato 9p21: questa eliminazione aiuta le cellule tumorali ad evitare di essere individuate e spazzate via dal sistema immunitario, producendo contemporaneamente un composto tossico chiamato Mta che compromette il normale funzionamento delle cellule immunitarie. Inoltre, questa modifica genetica porta anche alla perdita di due geni chiave: “In questo modo, il cancro perde i freni che normalmente gli impediscono di crescere in modo incontrollato – spiega Everett Stone, che ha guidato lo studio – e, allo stesso tempo, disarma le forze di polizia del corpo, diventando molto più aggressivo e maligno”.
I ricercatori si sono quindi rivolti ad una molecola normalmente prodotta dal corpo, modificandola per aumentare la sua capacità di distruggere il composto tossico Mta. “Se iniettassimo solo la molecola naturale, verrebbe eliminata entro poche ore”, dice Stone. “Nei topi, la nostra versione modificata rimane in circolazione per giorni e negli esseri umani durerà ancora più a lungo”. I risultati sono promettenti: il farmaco ha riportato le tossine a livelli normali e ha riattivato il sistema immunitario in modalità di attacco.
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