Il buco dell’ozono è il fenomeno che consiste nell’assottigliamento dello strato di ozono che si trova nella stratosfera e che filtra i raggi ultravioletti. Si tratta di un fenomeno temporaneo che avviene in primavera sulle regioni polari.
A partire dagli anni ’80, però, accanto a questo fenomeno naturale si è osservato che alcuni gas, come i clorofluorocarburi (Cfc) contribuiscono alla riduzione dell’ozono. Quando sull’Artico o sull’Antartide stazionano masse d’aria fredda stabili e isolate, chiamate vortici polari, la luce solare innesca la reazione che scinde i Cfc nei loro componenti: il cloro e il bromo. Il cloro si lega quindi all'ozono e lo trasforma in ossigeno biatomico. Di conseguenza la concentrazione di ozono si riduce.
Lo strato di ozono svolge un ruolo fondamentale per la vita sulla Terra perché trattiene circa il 99% della radiazione ultravioletta proveniente dal Sole. Senza il filtro dell’ozono i raggi ultravioletti costituirebbero un rischio: possono essere infatti all’origine dei tumori della pelle, possono ridurre la fotosintesi con conseguenze negative sui raccolti, provocare la distruzione di una riserva di cibo fondamentale per la vita negli oceani come il fitoplancton.
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