Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scoperto il 'gene dei gufi' di chi va sempre a letto tardi

Scoperto il 'gene dei gufi' di chi va sempre a letto tardi

Sposta avanti ritmi,difficoltà svegliarsi presto

07 aprile 2017, 10:36

Redazione ANSA

ANSACheck

Il gufo Darwin (FOTO ARCHIVIO) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il gufo Darwin (FOTO ARCHIVIO) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il gufo Darwin (FOTO ARCHIVIO) - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - Chi non va mai a letto presto e la mattina fatica ad alzarti presto potrebbe avere nel suo Dna un gene che 'rallenta' l'orologio interno, spostando in avanti il ciclo sonno/veglia. Lo rivela una ricerca della Rockefeller University e pubblicata sulla rivista Cell, che individua il difetto genetico (mutazione) a carico del gene 'CRY1'. A molte persone con l'indole da 'gufo' viene 'riconosciuto' un vero e proprio disturbo del sonno, definito negli Stati Uniti 'Disturbo della fase del sonno ritardato'.

Gli esperti sono partiti dall'osservazione di un gruppo di volontari rimasti 'chiusi' per due settimane in appartamenti-laboratorio in cui nessuno aveva accesso a informazioni sull'ora del giorno o della notte, per cui tutti si trovavano ad affrontare le 24 ore, compresa la cadenza dei pasti, seguendo semplicemente i propri ritmi naturali. Ebbene è emerso che, quasi tutti i volontari mantenevano cicli sonno-veglia e orari dei pasti piuttosto normali, tranne una persona cui era stato precedentemente diagnosticato il disturbo di fase del sonno ritardato, che tendeva ad addormentarsi e svegliarsi tardi. Analizzando il suo DNA i ricercatori hanno trovato la mutazione a carico del gene 'CRY1', già noto per la sua influenza sui ritmi sonno/veglia (circadiani) dell'organismo.

Gli esperti hanno quindi consultato database genetici e hanno trovato altri individui portatori della stessa mutazione, calcolando così che questa è piuttosto frequente, presente nel DNA di una persona ogni 75. Le prossime ricerche verteranno sul capire cosa comporta avere 'CRY1' difettoso. In futuro tali studi potrebbero portare a nuove indicazioni terapeutiche per coloro che, non riuscendo ad addormentarsi presto la sera e dovendosi svegliare presto, sono perennemente in debito di sonno.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza