I Centri di assistenza e urgenza
(Cau), "fermi restando i buoni propositi alla base della loro
istituzione", sono un fallimento e vanno radicalmente rivisti. A
sollecitare la giunta dell'Emilia-Romagna in tal senso è Marta
Evangelisti (FdI), la quale, riassumendo le ultime difficoltà
riscontrate nei pronto soccorso cittadini, fa proprie anche le
dichiarazioni di due sindacalisti confederali secondo i quali
"il problema principale, oltre all'inappropriatezza degli
accessi ai Pronto soccorso, è legato alla mancanza di personale
e di risorse che comportano riduzione di posti letto e chiusura
di reparti".
Ricordando episodi di aggressioni verbali, mancanza di posti
letto nei reparti di medicina e lungodegenza, che costringono i
pazienti a sostare per più di 24 ore su barelle nei locali dei
Pronto soccorso, e con una situazione notturna decisamente più
critica a causa della chiusura dei Centri di assistenza urgenza,
Evangelisti invocando "un piano straordinario di assunzioni con
annessi giusti e dignitosi riconoscimenti economici alle
professioni sanitarie", sollecita la giunta a intervenire
affinchè venga garantita l'apertura dei Cau 24 ore al giorno o
"quantomeno, si persegua l'obiettivo, come risulta dalla pagina
web regionale dedicata all'emergenza-urgenza".
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