La banca dati dei farmaci dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) si rinnova per essere più vicina ai cittadini, anche tramite una App. Bastano infatti pochi click per essere aggiornati su caratteristiche e indicazioni terapeutiche, controindicazioni, interazioni con altri farmaci, rimborsabilità, eventuali effetti dopanti per chi pratica sport agonistico. E con l'App si può creare un armadietto personale dei farmaci che ricorda quando assumerli, perché la mancata aderenza alle terapie nuoce alla salute ma anche alla nostra economia, visto che fa lievitare di 10 miliardi i costi sociali e sanitari.
Ma l'app fa anche altro: invia alert quando un farmaco viene sospeso o ritirato dal commercio, aggiorna costantemente i medicinali per i quali si registrano carenze, segnala i farmaci con effetti dopanti per chi fa sport a livello agonistico. Una funzione che verrà arricchita specificando anche per quali tipi di sport un medicinale è considerato dopante e se in gara o anche in allenamento. "Un'applicazione semplice per risolvere un grande problema: quello della mancata aderenza alle terapie da parte soprattutto dei pazienti cronici e anziani in politerapia, che interrompono o assumono con discontinuità i farmaci nel 50% dei casi quando si arriva a doverlo fare per quattro volte nel corso di una giornata", sottolinea Robert Nisticò, Presidente dell'Aifa. Un problema per la salute dei pazienti ma anche per i conti pubblici. Negli Usa studi stimano in 100 miliardi di dollari l'anno i costi sanitari e sociali indotti dalla mancata aderenza alle terapie. Fatte le debite proporzioni, rileva Aifa, si potrebbe stimare in 10 miliardi l'onere per l'Italia.
Ma le funzioni dell'App non finiscono qui. Quando è certificata la carenza di un farmaco viene immediatamente notificata, se questo è in uno dei nostri armadietti o tra i 'preferiti'. Un link al sito di Aifa consente poi di sapere quando è prevista la cessazione della carenza e se ci sono in alternativa, com'è nella stragrande maggioranza dei casi, altri prodotti equivalenti o con la stessa indicazione terapeutica. Anche se viene raccomandato di rivolgersi sempre al medico prima di cambiare la terapia.
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