Il primo trapianto cardiaco in
Europa a cuore battente è stato eseguito il 20 maggio scorso nel
reparto di cardiochirurgia dell'ospedale di Udine, cha ha al suo
attivo 750 trapianti di cuore (il primo nel 1985). Lo ha reso
noto l'equipe del cardiochirurgo Igor Vendramin, affiancata dai
vertici dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale e
dall'assessore alla Salute del Fvg, Riccardo Riccardi.
L'intervento è stato eseguito su un uomo di 69 anni con
cardiopatia post-ischemica in fase terminale, ricoverato in
terapia intensiva, la cui vita dipendeva da sistemi meccanici di
assistenza cardiocircolatoria. E' un trapianto che prevede
l'impiego delle nuove tecnologie e interessa un cuore dove
continua a circolare il sangue anche dopo l'espianto
(perfusione). La tecnica utilizzata consente di ridurre al
minimo il rischio che il cuore possa danneggiarsi. E consente -
hanno spiegato i medici - di utilizzare anche cuori anziani, che
così si possono recuperare proprio grazie alla perfusione
continua dell'organo. All'ospedale di Udine ha sede il centro
trapianti diretto da Roberto Peressutti, "che in questi ultimi
anni - è stato spiegato - ha visto un aumento del numero di
organi trapiantati in virtù di innovazioni continue". Il primo
trapianto di cuore in cardiochirurgia a Udine è avvenuto nel
1985, il terzo in Italia, e nel 2007 il centro udinese aveva
preservato in una macchina il primo cuore a forma battente. In
ragione dei risultati della cardiochirurugia udinese, il
ministero della salute e il Miur hanno finanziato due progetti
in sperimentazione, uno sulla preservazione del cuore ancora
battente, l'altro sulla rigenerazione di cuori ritenuti non
adeguati al trapianto tramite un macchinario e iniezioni di
componenti cellulari.
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