Ancora non si è raggiunto l'accordo
ma importanti passi avanti sono stati fatti all'incontro
tenutosi oggi all'Aran per il rinnovo del contratto nazionale
dei medici, veterinari e dirigenti sanitari. "Come previsto non
abbiamo chiuso la trattativa, ma questa mattina abbiamo
evidenziato gli aspetti del contratto che devono essere
ulteriormente migliorati, riconoscendo i grandi passi avanti
compiuti rispetto alle prime bozze del testo inviate all'inizio
della contrattazione". Lo dichiara all'ANSA Guido Quici,
presidente della Federazione Cimo-Fesmed, al termine della
riunione per il rinnovo del CCNL 2019-2021, aggiornata al
prossimo 20 settembre.
L'obiettivo dei prossimi incontri sarà trovare una soluzione
ai nodi principali rimasti ancora irrisolti. "Primo tra tutti -
spiega - l'orario di lavoro, da cui dipenderà la nostra
decisione di firmare o meno il contratto: non possiamo accettare
di continuare a regalare alle aziende centinaia di ore di
lavoro, compromettendo la qualità della nostra vita. Tra i nodi
rientrano, ovviamente, il limite mensile al numero di guardie e
pronte disponibilità e la liberalizzazione delle ore destinate
alla formazione Ecm".
Altro problema spinoso, conclude Quici, "è il patrocinio
legale in caso di contenzioso, che oggi impedisce al medico di
scegliere liberamente il proprio avvocato, poiché la scelta deve
essere subordinata all'approvazione dell'azienda".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA