(di Manuela Correra)
(ANSA) - ROMA, 12 MAG - Addio alle mascherine in aereo dal 16
maggio, almeno sui voli nell'ambito dei Paesi dell'Unione
europea. Lo stop all'obbligo di indossare le protezioni,
previsto dalle nuove linee guida sulla sicurezza dei viaggi
pubblicate dall'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il
controllo delle malattie) e dall'Aesa (Agenzia europea per la
sicurezza aerea), arriva in un momento di allentamento delle
misure restrittive anche in Italia, a fronte di un trend in calo
della curva dei contagi da Covid e una costante diminuzione dei
ricoveri ospedalieri.
La novità per i voli in Ue riguarda la decadenza
dell'obbligo, anche se la mascherina resta comunque fortemente
raccomandata per chi tossisce o starnutisce e, si legge nelle
linee guida, "resta una delle difese migliori contro la
trasmissione di Covid-19". Anche se la pandemia non è finita,
come ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza, i
dati indicano dunque una flessione delle curve epidemiche in
Italia e continua la riduzione dei pazienti Covid negli
ospedali: in una settimana il numero dei ricoverati è infatti
sceso complessivamente del 7,5%, come evidenzia la rilevazione
degli ospedali sentinella della Federazione Italiana Aziende
Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso). Nella settimana 3-10 maggio è
inoltre stata registrata una diminuzione dei ricoveri maggiore
rispetto alla settimana precedente, quando si era attestata al
5,7%. In particolare si sono ridotti in maniera netta, -9%, i
ricoverati Covid nei reparti ordinari. Di segno opposto, invece,
la situazione in terapia intensiva dove i pazienti in una
settimana sono aumentati di 11 unità. Il piccolo balzo di cifre
nelle rianimazioni tuttavia, spiega Fiaso, può essere spiegato
con il picco in controtendenza rilevato 15 giorni fa, subito
dopo Pasqua: quell'incremento di pazienti registrato allora nei
reparti ordinari ha portato fisiologicamente con l'aggravarsi di
alcuni casi, a distanza di due settimane, all'aumento oggi nelle
intensive. Ed in netto calo sono anche i ricoveri tra i bambini,
registrando un -26,5% in 7 giorni. Preoccupa però un elemento:
nelle rianimazioni si registrano ancora anziani e soggetti
fragili non vaccinati o che non hanno fatto il booster: "Ciò è
inammissibile - afferma il presidente Fiaso Giovanni Migliore -
dopo un anno e mezzo di campagna vaccinale". Il 42% dei pazienti
Covid, sia nei reparti ordinari sia nelle rianimazioni, è
ricoverato per Covid con i sintomi respiratori e polmonari e per
i due terzi dei casi si tratta appunto di soggetti non vaccinati
oppure senza booster sui quali il virus continua ad avere
conseguenze gravi. Il fatto è che "l'utilità della quarta dose -
sottolinea Migliore - è sottovalutata, invece occorre ribadire
l'importanza di aderire al booster per gli over 80 e per i
malati: il piccolo aumento registrato nelle rianimazioni ci dice
che si continua ancora a morire di Covid. Con le vaccinazioni e
con la quarta dose booster, invece, i più fragili possono essere
protetti".
Intanto, anche i dati del bollettino giornaliero del
ministero della Salute confermano numeri in calo: sono 42.249 i
nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore (ieri erano stati
56.015) e le vittime sono 115 (rispetto a ieri 43 in meno). Con
294.611 tamponi molecolari e antigenici effettuati (rispetto ai
371.221 di ieri), il tasso di positività è al 14,3%, in calo.
Rispetto alle ospedalizzazioni, sono 338 i ricoverati in terapia
intensiva (20 in meno rispetto a ieri), mentre i ricoverati nei
reparti ordinari sono 8.412 (-167).
Un aggiornamento sul numero delle epatiti pediatriche di
origine ancora non confermata arriva invece dall'ultimo rapporto
Ecdc. Sono, si legge, "approssimativamente 106" i casi di
epatite acute pediatriche a eziologia sconosciuta rilevate in Ue
dall'inizio dell'allarme scattato dopo l'aumento della malattia
nel Regno Unito. I Paesi dell'Ue o dello Spazio economico Ue
dove sono stati rilevati i casi sono 14, dei quali 35 segnalati
in Italia e 22 in Spagna. Nel mondo i casi segnalati sono
complessivamente 450, con 11 decessi. (ANSA).
