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Crisanti: 'Chi ha fatto J&J a giugno è di fatto scoperto. Deve fare la seconda dose'

Costa: 'Ragionevole terza dose di vaccino ai 50enni entro l'anno'

Redazione ANSA NAPOLI

"Chi ha fatto J&J deve fare la seconda dose perché si è scoperto che non è un vaccino monodose ma va fatta la seconda dose. Chi lo ha fatto a giugno ora di fatto è scoperto. Infatti credo a breve usciranno comunicazioni a riguardo". Lo ha detto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Andrea Crisanti, docente di microbiologia dell'Università di Padova. Sull'aumento dei contagi, Crisanti ha sottolineato che "avviene perché ci allontaniamo dai sei mesi nei quali la maggior parte degli italiani si sono vaccinati. Dopo sei mesi la protezione contro l'infezione e la trasmissione cala al 45%, rimane comunque la protezione per eventuali complicazioni, sempre molto alta, a circa il 75%". 

''Ad oggi abbiamo previsto la somministrazione della terza dose per gli over 60 ed è ragionevole pensare che già entro l'anno ci sia un'estensione della platea ed io penso ai 50enni'', dice il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, a margine della terza edizione dell'HSE Symposium - Health, Safety and Environment Symposium che si svolge oggi e domani a Napoli. 

Il sottosegretario sottolinea che la possibile estensione della terza dose ad altre fasce di popolazione ''è una scelta che la politica fa sulla base di quelle che saranno le indicazioni scientifiche. Siamo in una fase in continua evoluzione, di studio, ma - ha aggiunto - dobbiamo affrontare questo momento con serenità, con fiducia e rinnovando ogni giorno piena fiducia nei confronti della scienza perché se oggi stiamo uscendo dalla pandemia è perché la scienza ci ha messo a disposizione i vaccini: ciò che ci protegge dal covid non sono i tamponi ma sono i vaccini''.

''Stiamo osservando i dati quotidiani e fortunatamente gli indicatori ci dicono che siamo comunque all'interno di un quadro positivo. Il numero dei contagi è in crescita ma credo che dipenda anche dal fatto che abbiamo sensibilmente incrementato il numero dei tamponi dovuto all'estensione del Green pass'' precisa Andrea Costa. 

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