"Purtroppo manca il 7%" dei vaccini
di Astrazeneca, "la prossima volta cercheremo di rintegrare". A
dirlo, facendo il punto sui ritardi nelle consegne dei vaccini,
è stato Piero Di Lorenzo, presidente e amministratore delegato
di Irbm Pomezia, ai microfoni della trasmissione L'Italia s'è
desta su Radio Cusano Campus.
"Entro la fine di marzo - ha dichiarato - ci sarà la consegna di
5 milioni di dosi e così sarà. Astrazeneca ha assicurato che nel
secondo trimestre dell'anno, il 99% delle dosi sarà quello
promesso e ci sarà anche un recupero".
"Questa storia che non arrivano le dosi è diventata
insopportabile", ha sottolineato Di Lorenzo. "Ho cercato di far
capire che quando si parla di produzione di vaccino non si parla
di produzione di saponette, il vaccino presuppone una cultura
cellulare. Quando si semina il grano, uno si aspetta che da
quella semina vengano fuori tot quintali di grano, se vengono
meno il 7% di quintali con chi se la prende?". Nel caso
specifico del vaccino, ha concluso, "quando fai una
programmazione, hai uno stock di riserva, ma in questo caso non
c'era la possibilità di integrare quel quid che madre Natura non
ha consentito di portare a casa".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA