Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Infettivologhe a Neurologia, Tribunale condanna ospedale

Infettivologhe a Neurologia, Tribunale condanna ospedale

Oristano, prima sentenza sull'appropriatezza delle cure, 'rischi per salute pazienti'

ROMA, 19 novembre 2019, 17:42

Redazione ANSA

ANSACheck

Prima sentenza sull 'appropriatezza delle cure - RIPRODUZIONE RISERVATA

Prima sentenza sull 'appropriatezza delle cure - RIPRODUZIONE RISERVATA
Prima sentenza sull 'appropriatezza delle cure - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Due infettivologhe inserite nei turni di guardia notturna del reparto di Neuroriabilitazione dell'ospedale di Oristano senza tenere conto delle loro effettive competenze. Il Tribunale di Oristano ha dichiarato illegittima la decisione dell'Ats con la prima sentenza del genere sull'appropriatezza delle cure: "Adibire le ricorrenti nel reparto di Neuroriabilitazione non appare adeguato a garantire ai pazienti gli interventi necessari al recupero di disabilità importanti, specialmente in casi di emergenza", si legge nella motivazione. 

Accogliendo il ricorso delle due dottoresse, i giudici hanno dichiarato il loro diritto ad essere utilizzate per le mansioni tipiche del loro profilo specialistico di appartenenza. Non solo: la decisione del Tribunale impone il divieto all'amministrazione sanitaria di destinarle a mansioni presso la Neuroriabilitazione, compreso il servizio di guardia interdivisionale, nonché a quello di doppia pronta disponibilità in relazione alla stessa struttura. Le toghe hanno tenuto conto inoltre che quello di Neuroriabilitazione "è un reparto di riabilitazione intensiva ad alta specialità per persone che hanno subito una grave lesione cerebrale con un periodo di perdita di coscienza grave e pertanto richiedono un elevato impegno diagnostico medico specialistico e terapeutico". Quello dei due camici bianchi di Oristano tuttavia non è un caso isolato: a causa della carenza dei medici, specie nell'area dell'emergenza-urgenza, le strutture ospedaliere fanno ricorso sempre più spesso, durante i turni di guardia di notte e durante le festività, di medici con specializzazioni diverse rispetto a quelle richieste nel reparto dove prendono servizio. Numerosi esempi di denuncia vengono riportati dal Network legale Consulcesi che ha raccolto testimonianze da decine di medici di tutta Italia. Come nel caso di una chirurga estetica normalmente addetta alla mastoplastica post-operatorio per tumore al seno chiamata in pronto soccorso ad affrontare traumi da incidente e infarti. O l'oculista con ordine di servizio per il turno di notte che si è trovato davanti una paziente con gravi problemi renali. O ancora il ginecologo alle prese con un paziente colpito da ictus. "E' vero che i medici ospedalieri sono coperti da assicurazione - dicono da Consulcesi - ma quando uno specialista si ritrova a svolgere un'attività al di fuori del suo perimetro di competenza non è più garantito. E quindi, se dovesse essere prodotto un danno a un paziente, chi risponde in questo caso?".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza