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Vent'anni di Race for the cure, 17 milioni di euro per 850 progetti

Masetti, "è stata contributo nei fondi e nell'approccio culturale"

Redazione ANSA ROMA

Sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a lanciare dal Quirinale il 16 maggio la ventesima edizione di 'Race for the Cure', la più grande manifestazione di solidarietà nel mondo per la lotta ai tumori al seno. In Italia il ventennale sarà festeggiato con sei edizioni nelle città di Roma (16-19 maggio), Bari (17-19 maggio), Bologna e Pescara (20-22 settembre), Brescia e Matera (27-29 settembre).

L'evento organizzato dall'Associazione Susan G. Komen Italia ha permesso di investire in 20 anni oltre 17 milioni di euro, di avviare oltre 850 progetti tra cui La Carovana della Prevenzione che, con le sue cliniche mobili, dal 2017 ha erogato oltre 18.300 prestazioni gratuite in 14 regioni italiane. Il bilancio è stato fatto dal professor Riccardo Masetti, presidente di Komen Italia, in occasione della presentazione dello spot della Race for the Cure 2019. "Race for the Cure - ha spiegato Masetti - ha dato un buon contributo nella lotta al tumore più frequente nelle donne. Un contributo che è stato sia raccogliere fondi, sia aiutare attraverso la testimonianza coraggiosa delle donne in rosa che hanno affrontato la malattia a cambiare un po' l'approccio culturale. Quando abbiamo iniziato 20 anni fa - ha concluso - non si parlava molto di tumore, oggi lo si affronta con molto più coraggio, più condivisione e questo davvero è una risorsa terapeutica in più". 

 

- Calenda, sarò a Race for the cure, vicinanza parte della guarigione

 "Correre la Race? Non ho il fisico, però camminerò. Sarò là". Utilizza un pizzico di ironia l'ex ministro Carlo Calenda, esponente del Pd, per annunciare la sua presenza alla Race for the cure, la più grande manifestazione per la lotta ai tumori al seno del mondo che partirà da Roma il 16 maggio per toccare, nel suo ventennale, altre cinque città italiane. "Lo sguardo maschile su una patologia come il tumore al seno è molto importante - spiega Calenda a margine della presentazione dello spot di Race for the cure - perché incredibilmente molto spesso sono proprio gli uomini che vengono meno quando c'è una malattia, un tumore al seno nelle donne. Violante, mia moglie, ha avuto questa malattia. È molto importante che gli uomini se ne prendano cura con grandissima attenzione. È un segnale di forte vicinanza che è una parte della guarigione. La mia presenza qui testimonia vicinanza e il fatto che in una famiglia è una malattia che va vissuta insieme".

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