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Un bambino su quattro sotto i 5 anni non dorme bene, oggi la Giornata mondiale del sonno

Evitare cronicizzazioni favorendo abitudini corrette fin dal primo anno di vita

Redazione ANSA MILANO

I disturbi del sonno sono un problema anche per un bambino su 4 al di sotto dei 5 anni di età e per il 10-12% di quelli oltre i 6 anni. Lo denunciano, in occasione della giornata mondiale del sonno che si celebra oggi 15 marzo, gli specialisti della Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (Sinpia).

La ridotta quantità e la scarsa qualità del sonno - affermano - hanno importanti ripercussioni sia sulla qualità di vita dei bambini, sia su quella dei genitori, i quali sono sottoposti a notevole stress e sono a rischio di sviluppare problemi di salute, prima fra tutti la depressione. Nel bambino, tra le conseguenze più gravi sono i disturbi di tipo cognitivo-comportamentale (calo del rendimento scolastico, disturbi di apprendimento, ridotta memoria di lavoro), problemi legati alla sonnolenza diurna (disattenzione, traumi accidentali) e l'obesità; nell'adolescente il disturbo del sonno può portare ad abuso di sostanze.

"L'approccio terapeutico nelle forme primarie è in primo luogo di tipo comportamentale - spiega Nardo Nardocci, del Consiglio Direttivo SINPIA, Direttore Dipartimento Neuroscienze Pediatriche dell' Istituto Neurologico Carlo Besta -. Esistono diversi protocolli terapeutici mirati a ristabilire l'igiene del sonno e a migliorare i sintomi. L'utilizzo di farmaci dovrebbe essere considerato solo in caso di inefficacia del primo intervento o in presenza di comorbidità e, benché non esistano ad oggi farmaci approvati per l'insonnia nel bambino, anch'esso dev'essere valutato sulla base del tipo di disturbo".

"La misura più efficace per evitare i disturbi del sonno - conclude - rimane la prevenzione precoce, che consiste nel favorire una buona igiene del sonno già nel primo anno di vita.Tra le più importanti regole da adottare, la regolarità del luogo e dell'orario di addormentamento e la dissociazione della fase di alimentazione dalla fase del sonno". 

   

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