Dieci piani per un totale di 40mila
metri quadrati, 18 sale operatorie, 283 posti letto e una nuova
app dedicata a pazienti e ai loro cari. È il nuovo 'Iceberg'
dell'Ospedale San Raffaele di Milano, l'edificio in cui
sorgeranno il nuovo Polo chirurgico e delle urgenze. A
presentare il progetto e a posare la 'prima pietra' della
struttura - che dovrebbe essere pronta nell'estate del 2020 -
sono stati il presidente del San Raffaele Enrico Tommaso
Cucchiani, il presidente del gruppo ospedaliero San Donato Paolo
Rotelli, l'ad Elena Bottinelli insieme con il vicepresidente del
Senato Ignazio La Russa.
Tra le novità del polo, anche l'informatizzazione del
percorso clinico dei pazienti attraverso una applicazione che
permetterà di seguire direttamente sul cellulare le informazione
cliniche, gli esiti di visite, tempi di attesa e indicazioni per
il ricovero. "Ai famigliari verrà dato un codice con cui
potranno sapere in tempo reale dove si trova il paziente, quando
entra in sala operatoria, se l'operazione è in corso e il
momento del risveglio. Questo è molto importante perché, al di
là del comfort della camere, il paziente e la famiglia vogliono
le informazioni. Il lato umano è sempre più importante", ha
spiegato a margine Rotelli. "Oltre ad avere una struttura bella,
vogliamo fare una infrastruttura tecnologica che permette di
avere uno scambio di informazioni tra medico e paziente efficace
ed efficiente", ha concluso.
Il costo previsto per la realizzazione del nuovo Polo,
progettato dall'architetto Mario Cucinella con materiali
ecosostenibili, è di 60 milioni di euro, finanziati interamente
dal Gruppo San Donato.
Alla cerimonia della posa della prima pietra c'erano, tra gli
altri, il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala,
l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, l'ex
governatore Roberto Maroni e l'ex ministro Maria Elena Boschi.
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