Nessuna irregolarità nei baby food,
nell'olio e nel vino, mentre nella frutta, negli ortaggi, nei
cereali e negli altri prodotti i casi di contaminazione sono
meno dell'1%, in linea con gli anni precedenti. E' il risultato
dei controlli sui fitosanitari realizzati nel 2016 pubblicati
sul sito del ministero della Salute.
Secondo il documento sono stati analizzati complessivamente
11263 campioni di alimenti per verificare la presenza di residui
di prodotti fitosanitari e pesticidi. Di questi soltanto 92 sono
risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa
vigente, con una percentuale di irregolarità pari all'0.8%. E'
andata peggio per quanto riguarda i controlli all'importazione,
per cui sono stati effettuati 1360 campioni di cui 44 risultati
irregolari, pari al 3.2%, comunque in diminuzione rispetto allo
scorso anno (5,7%). "I risultati complessivi nazionali indicano
un livello di protezione del consumatore adeguato e le
irregolarità (0.8%) sono al di sotto della media europea (1,6%)
- si legge nel rapporto -. Gli alimenti che hanno presentato
maggior non conformità sono state le pesche, le mele e le arance
tra la frutta, tra gli ortaggi pomodori, peperoni dolci e
fagioli con baccello mentre il riso tra i cereali è l'alimento
riscontrato non conforme a livello nazionale. I campioni non
conformi tra gli altri prodotti sono stati derivati del latte,
funghi coltivati e ginger".
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