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Scambio provette sangue per omonimia, morì paziente

Scambio provette sangue per omonimia, morì paziente

Gli fu fatta terapia sbagliata, a processo 4 medici Usl Belluno

BELLUNO, 11 novembre 2017, 13:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Scambiarono le provette di sangue al paziente, per un caso di omonimia, un errore che probabilmente portò alla morte Alberto Giacobbi (76).Per questo motivo sono a processo per omicidio colposo 4 medici dell'ospedale di Pieve di Cadore. Il dirigente medico dell'ex Usl 1, Raffaele Zanella ha detto al giudice che un medico gli disse "che c'era stato uno scambio di prelievi" e di aver "ritenuto di procedere alla segnalazione all'autorità giudiziaria".Il caso avvenne il 9 maggio 2014 quasi un mese dopo il ricovero per una lombosciatalgia di Giacobbi e, forse per una terapia anticoagulante troppo leggera, le sue condizioni si sono aggravate, con due embolie e un infarto, fino alla morte.
    Causata, pare, dalle cure errate. La figlia della vittima,ha sostenuto che il padre è morto "per emorragia cerebrale indotta dalle terapie anticoagulanti effettuate con un erroneo dosaggio.
    Per un'omonimia la terapia era stata calibrata su una persona che aveva un problema più lieve".
   

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