(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Il trattamento dell'asma in età
pediatrica, soprattutto nelle sue forme più gravi, può contare
ora su 3 anticorpi in grado di migliorare le condizioni dei
piccoli pazienti, ridurre gli effetti collaterali da abuso di
cortisone e ridurre i costi di gestione della patologia. A fare
il punto sulle ultime novità sui farmaci per il trattamento
dell'asma grave il 25/mo Congresso nazionale della Società
Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), in
corso a Verona fino al 26 ottobre.
Per bambini e gli adolescenti che non hanno un controllo
ottimale della loro asma, in passato c'erano a disposizione o
dosi molto elevate di steroidi inalatori da somministrare per
lunghi periodi o il cortisone per bocca, per via sistemica, con
relativi effetti collaterali. "Oggi - spiega Giorgio Piacentini,
professore ordinario di Pediatria presso l'Università di Verona
- abbiamo tre farmaci biologici: omalizumab, mepolizumab e
dupilumab. Si tratta di anticorpi che agiscono su specifiche
fasi della flogosi asmatica" e che "colpiscono quegli
interruttori attraverso i quali l'infiammazione scatena la
malattia, ovvero l'infiammazione di tipo 2 che coinvolge gli
eosinofili e tipica dell'età pediatrica molto più che
nell'adulto". Questi farmaci permettono di ridurre gli effetti
collaterali da corticosteroidi dati a dosaggi elevati per lungo
tempo e consentono una vita normale, senza rinunce a gioco e
sport. Una buona gestione delle forme gravi di asma grazie ai
farmaci biologici, inoltre, porta a un risparmio potenziale
sulle spese ospedaliere e i costi di mancato controllo della
malattia. "Sebbene bambini e adolescenti con forme gravi di asma
siano il 5% della popolazione pediatrica affetta dalla
patologia, rappresentano anche oltre il 50% dei costi
complessivi per la gestione dell'asma in età pediatrica".
(ANSA).