(ANSA) - ROMA, 29 AGO - In trecentomila tra bambini e
adolescenti hanno assistito a scene che nessun bambino dovrebbe
vedere: sono i piccoli sfollati dell'Afghanistan. La stima è
dell'Unicef che racconta di minori costretti a lasciare le loro
case, alcuni in pigiama ancora assonnati perché svegliati di
soprassalto, altri mentre stavano leggendo libri di scuola.
Allontanati dagli amichetti, dalle scuole, privati delle loro
abitudini. Ed ora in Afghanistan anche bimbi e adolescenti hanno
cominciato una guerra: è quella contro le ansie e le paure,
senza poter contare su di un sostegno per la loro salute mentale
e privati dell'assistenza sanitaria di base che può salvarli da
malattie come la polio e il tetano.
Ma il futuro si presenta, secondo Unicef, ancor peggiore
perché le previsioni parlano di oltre un milione di bambini
sotto i 5 anni sofferenti per malnutrizione acuta grave,
pericolosa per la vita. Ed ancora di oltre 4 milioni di bambini,
la maggioranza ragazze, che non potranno andare a scuola. Oltre
alla crisi della sicurezza, dell'incolumità della vita, ci
saranno tanti problemi da affrontare in Afghanistan che avranno
conseguenze dirette sui minori: i prezzi alimentari alle stelle,
una grave siccità, la diffusione del Covid e un altro inverno
rigido alle porte.
"I bambini sono più a rischio che mai. Sono loro i meno
responsabili di questa crisi a pagare il prezzo più pesante. Non
possiamo abbandonare i bambini dell'Afghanistan nel momento del
bisogno" dice l'Unicef che da ben 65 anni è presente sul campo
in tutto il Paese ed è per questo che recentemente
l'organizzazione umanitaria ha lanciato un appello per 192
milioni di dollari.
Servono più risorse per questi bambini ed il direttore
regionale dell'Unicef 'George Laryea-Adjei ha espresso le sue
preoccupazioni: "Sappiamo che alcuni partner stanno pensando di
tagliare gli aiuti all'Afghanistan. Questo è molto preoccupante"
perché il rischio è di non riuscire a mantenere in funzione i
centri sanitari, di non garantire lo studio ai ragazzi in
ambienti sicuri e di non salvare la vita di centinaia di
migliaia di bambini gravemente malnutriti.
L'Unicef sta cercando di aumentare le risposte in tutte le
regioni dell'Afghanistan per sostenere ad esempio team mobili
per la salute e la nutrizione e siti di vaccinazione. Una cosa è
ormai evidente e certa: "sono assolutamente necessarie più
risorse" per giovani e i bambini che hanno "un disperato bisogno
dei beni e dei servizi più elementari, bisogni ai quali, se
viene dato supporto, la comunità umanitaria può facilmente
rispondere". Ed è per questo che l'Unicef esorta "i donatori ad
aumentare il loro sostegno alle famiglie e ai bambini
vulnerabili" perché "i bisogni dei bambini dell'Afghanistan non
sono mai stati così grandi. Non possiamo abbandonarli ora".
(ANSA).