ROMA - Nuove speranze nella lotta a gravi tumori dell'infanzia: c'è un anticorpo che ha la potenzialità di sbaragliare ben 5 tipi di tumori pediatrici del cervello e che potrebbe davvero aprire una promettente alternativa terapeutica per quelli che sono i tumori più cattivi nei bambini. E' quanto suggerisce una ricerca pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine e condotta da scienziati della Stanford University in California. L'anticorpo si chiama "Hu5F9-G4" ed è già in sperimentazione su pazienti adulti per tumori non cerebrali.
I tumori considerati in questo studio sono molto aggressivi e sono responsabili della più alta morbidità e mortalità tra tutti i tumori infantili. Si tratta di medulloblastoma, tumori neuroectodermici, gliomi intrinseci diffusi del ponte encefalico, glioblastomi, tumori teratoidi rabdoidi atipici. L'anticorpo non fa altro che eliminare una molecola 'tag', chiamata CD47 e presente solo sulla superficie delle cellule malate. Eliminando questa etichetta (che dà un messaggio al corpo del tipo 'non mi mangiare'), cellule 'spazzino' del corpo - i macrofagi - riescono a riconoscere le cellule tumorali e le divorano.
Testato su topolini con le cinque forme tumorali pediatriche, l'anticorpo ha mostrato di fermare la crescita dei tumori e anche la formazione di metastasi tumorali del medulloblastoma che non lasciano mai scampo al piccolo paziente. La sicurezza e la precisione con cui lavora l'anticorpo ne fanno uno strumento davvero promettente per l'oncologia pediatrica, che potrebbe costituire la base di una cura più soft e con meno effetti collaterali.