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Fondazione Progetto Itaca, "si riconosca disabilità mentale al pari di quella fisica"

Fondazione Progetto Itaca, "si riconosca disabilità mentale al pari di quella fisica"

Giagnotti, "lavoriamo su un quadro d'azione collettivo"

ROMA, 16 febbraio 2024, 12:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Si riconosca la disabilità mentale al pari di quella fisica. Offriamo la nostra competenza per costruire un progetto insieme". E' la richiesta della Fondazione Progetto Itaca, impegnata in attività di informazione, prevenzione, supporto e inclusione di persone con disturbi psichiatrici e dei loro famigliari, formalizzata in una lettera indirizzata al ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e al Capo di Gabinetto del ministero Maurizio Borgo. L'obiettivo è quello di favorire nei futuri percorsi legislativi l'inserimento lavorativo di persone con disturbi psichiatrici per il recupero attraverso il lavoro della loro dignità, ed infine sostenere e promuovere campagne di comunicazione per cambiare la mentalità collettiva sulla disabilità psichiatrica.
    "Oggi in Italia chi soffre di disturbi mentali è ancora pesantemente penalizzato dal pregiudizio e dallo stigma - spiega Felicia Giagnotti, Presidente di Fondazione Progetto Itaca.- A conferma di ciò emerge anche la mancata equiparazione tra disabilità psichiatrica e le altre forme di disabilità.
    Ringraziamo senz'altro l'impegno personale del ministro nella difesa di ogni forma di disabilità, ma è necessario fare un ulteriore passo in avanti e riconoscere la disabilità mentale al pari di quella fisica. Grazie all'esperienza dei nostri progetti, possiamo contribuire all'elaborazione di un quadro d'azione collettivo che miri ad ampliare il bacino di utenti e a coinvolgere anche coloro che soffrono di disturbi mentali e che ad oggi non sono ancora stati abbastanza tutelati, portando avanti così un progetto condiviso e organico". Tra i progetti portati avanti dall'associazione, nell'ambito dell'inclusione lavorativa e sociale: Club Itaca, centro per lo sviluppo dell'autonomia socio lavorativa di persone con una storia di disagio psichico, e JOB Stations, centri di smart working assistiti specializzati nell'inclusione lavorativa in salute mentale che offrono spazi di ufficio protetti, studiati per mettere la persona nelle condizioni ideali per esprimere il proprio potenziale.
   

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