"Sono stati quattro giorni
straordinari che mi confermano che la strada che abbiamo
intrapreso nel lontano 2018, anche quell'anno nobilitato dalla
presenza del presidente della Repubblica, era quella giusta. Il
nostro obiettivo con queste giornate è stato quello di tentare
di contaminare la società civile fornendo una percezione della
disabilità diversa". Lo ha detto Luca Pancalli, presidente del
Comitato italiano paralimpico, concludendo il Festival della
Cultura paralimpica a Taranto. Un evento che ha visto la
presenza degli atleti paralimpici, con le loro storie, e di
tante le personalità del mondo dello spettacolo, dello sport,
del giornalismo.
"Siamo partiti - ha aggiunto - dalle testimonianze dei nostri
atleti, ciascuno dei quali non è soltanto un campione, non è
soltanto un grande atleta che ha vinto medaglie, ma è fonte di
ispirazione per tanti ragazzi disabili perchè si porta dietro
una storia spesso molto attrattiva. Nello stesso tempo speriamo
in qualche modo di aver aiutato a contaminare la città di
Taranto". Questo territorio, ha puntualizzato Pancalli, "che fa
della voglia di riscatto e rinascita il proprio motivo di
impegno quotidiano mi auguro possa comprendere che la stessa
voglia di riscatto e rinascita può essere coltivata grazie
all'attività sportiva. Quello che è più emozionante non è quello
che avviene sul palco che per noi è noto ma quello che vedo nei
visi di tanti giovani, i ragazzi della scuola, che saranno i
cittadini di domani. Attraverso di loro, educandoli con queste
giornate, vogliamo far comprendere la ricchezza che si può
trovare e si deve trovare nella diversità, Soltanto in questo
modo possiamo immaginare di costruire un Paese migliore", ha
concluso il presidente del Cip.
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