Rendere visibili bisogni, desideri, fragilità e visioni delle nuove generazioni, generando nuove consapevolezze tra giovani e adulti, attraverso il dialogo, l'arte e la narrazione: sono questi gli obiettivi della prima edizione di 'InVisibile Festival', la rassegna in programma dal 20 al 22 ottobre a Ibm Studios Milano. A organizzarla è la fondazione Bullone, nata nel 2012, che lavora con adolescenti e giovani adulti che vivono o hanno vissuto l'esperienza di malattie gravi o croniche, coinvolgendoli in progetti con aziende e professionisti attraverso cui poter andare oltre la malattia e ritrovare la propria identità, le proprie passioni, sviluppare competenze e condividere talenti.
Saranno proprio i ragazzi e le ragazze del Bullone, i B.Liver, i veri protagonisti del festival. Non ci saranno palchi: IBM Studios si trasformerà infatti in una grande agorà in cui tutti potranno prendere la parola ed esprimere idee, emozioni e desideri. "Da che mondo è mondo - spiega Bill Niada, fondatore del Bullone - i giovani non capiscono gli adulti e viceversa. I giovani sognano mentre gli adulti sorridono, scuotono la testa e dicono loro che la realtà è diversa. Ma quale realtà? Quella che noi adulti abbiamo generato - di cui spesso noi stessi ci lamentiamo - e che le nuove generazioni, in bilico e preoccupate del domani, vogliono cambiare, perché saranno loro a viverci. A partire da questa idea, abbiamo pensato a un festival dove gli adulti possano incontrare i giovani, dove l'invisibile diventi visibile, dove le idee si scambino e fluiscano, dove l'apparentemente impossibile diventi possibile. Dove anche la fragilità sia preziosa e dove i punti di vista siano un terreno fertile per la costruzione corale di un bene comune".
A dare via al festival sarà 'In-Redazione', una riunione di redazione a porte aperte de 'Il Bullone', mensile ideato e realizzato dai B.Liver insieme a giornalisti, volontari e professionisti che propone riflessioni su temi come responsabilità sociale d'impresa, inclusione, diritti e sostenibilità. Sabato 21 ottobre sarà la volta di un confronto tra adulti e giovani per creare un ambiente inclusivo e di scambio reciproco. 'Ascoltarsi: nuovi significati del lavoro' è il titolo di un incontro che vedrà intervenire l'attrice Cristiana Capotondi, presidente di Apf Andrea Pezzi Foundation.
In occasione del festival, domenica 22 alle 16 la fondazione Bullone lancerà un'importante iniziativa: Bullone.eu, una nuova testata europea fatta dai ragazzi per i ragazzi, alla presenza, tra gli altri, di alcuni detenuti della Casa di Reclusione di Opera con il giornale sociale Mabul. Non mancheranno musica, spettacolo e divertimento, e una mostra ('Cicatr/ciì) dei bozzetti di centinaia di persone che hanno voluto trasformare in arte le proprie fragilità e cicatrici.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA