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Novartis e il Cinema, un connubio per comunicare l'importanza della farmaceutica

A Venezia la scienza si racconta

Venezia ANSAcom

Raccontare la ricerca scientifica farmaceutica attraverso il cinema è l'ultima sfida che si è data Novartis. L'azienda che si pone come scopo l'utilizzo della medicina per prolungare la vita delle persone ha scelto di produrre "Reimagine", un "corto" che spiega le difficoltà della vita di tutti i giorni dei ricercatori scientifici.
Un modo diverso per raccontare e raccontarsi, abbracciando un pubblico più grande, che in tempi di pandemia prescinda da fake news e contrapposizione rispetto alle scoperte che contribuiscono a salva una vita.
Novartis, che nel 2020 si è spesa direttamente per sostenere il sistema Paese e combattere il Covid, ha voluto sensibilizzare i cittadini sull'importanza della salute e dell'innovazione, oltre alla corretta informazione scientifica.
All'isola di San Giorgio Maggiore di Venezia, ospiti della Fondazione Cini, i vertici della casa farmaceutica hanno spiegato i contenuti del cortometraggio. Alla presenza di Pasquale Frega, amministratore delegato e country president di Novartis, Guido Caldarelli, docente ordinario di fisica teorica di Ca' Foscari, Renata Codello, segretario generale della Fondazione Cini e Francesco Rutelli, presidente dell'Anica, il dibattito ha voluto porre l'attenzione sull'importanza della ricerca farmaceutica.
«Questa nuova soluzione, vista attraverso il mondo del cinema, crea una narrativa coerente con i progetti che come Gruppo stiamo implementando all’interno del comparto italiano: il sostegno nel ridare valore alla Scienza - People in Science, l’importanza della corretta informazione in materia sanitaria a portata del cittadino – Alleati per la Salute, e il dialogo costruttivo con gli stakeholder – Il Dialogo Conta – per costruire insieme un futuro sostenibile per le future generazioni», hanno chiarito dall'azienda.
Oltre al costante rapporto di interscambio con le istituzioni, l'impresa è quella di cercare di adottare un approccio multidisciplinare al fine di ottimizzare i risultati della ricerca in ottica di comunicazione. Per questo è stato siglato un accordo con il Mibact affinché il metodo scientifico e la difesa della letteratura specifica sostenga la consapevolezza nei cittadini italiani, in particolare i più giovani.
Da One More pictures la riflessione riguarda il futuro del cinema: «Per questa occasione speciale abbiamo voluto coinvolgere i talenti più promettenti del cinema italiano. One More Pictures ha una propensione consolidata per i progetti che raccontano temi di rilevanza sociale come l’alienazione parentale, l’associazionismo, le devianze nel web, la violenza sulle donne, il fenomeno degli hikikomori e il revenge porn».
"La Fondazione Cini -ha sottolineato Codello - ospita questo importantissimo evento sulla comunicazione della scienza verso la società perché non solo è il luogo che per vocazione si occupa di studio e ricerca, ma anche di disseminazione dei risultati della ricerca. In questo momento è importante aiutare i settori scientifici a trovare i modi e linguaggi che stanno nella cultura umanistica per rendere i risultati della ricerca davvero patrimonio della collettività. I grandi patrimoni culturali della Cini diventano un veicolo originale e importante per raggiungere i livelli di comprensione della comunicazione scientifica».

In collaborazione con:
Novartis

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