Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

ANSAcom
ANSAcom

Deficit ferro sotto 3 anni, diffuso e da non sottovalutare

Tra i sintomi pallore e debolezza, prevenire con alimentazione

ANSAcom

Il sintomo più evidente è il pallore, ma spesso è accompagnato anche da facilità a stancarsi e disturbi della concentrazione. La sideropenia latente, o il deficit di ferro, è un problema "molto diffuso soprattutto in bimbi sotto i tre anni" ma non va sottovalutato. Il minor ferro a disposizione, infatti, "rischia di compromettere la sintesi dell'emoglobina" e "a lungo termine può portare rendimenti scolastici minori e ritardo nello sviluppo psicomotorio, oltre a una minor efficienza del sistema immunitario, fino ad arrivare all'anemia". A spiegarlo è Gian Vincenzo Zuccotti, Ordinario di pediatria all'Università di Milano e direttore del Dipartimento Pediatrico Ospedale dei Bambini V. Buzzi. "E' importante - sottolinea - individuare la carenza di ferro, prima che diventi emergenza. Per farlo, basta un emocromo e una ferritinemia prescritta dal pediatria. Ma è importante anche prevenire". Occhi puntati quindi sull'alimentazione, in particolare nei primi 36 mesi di vita, come ricordano anche le Linee di Indirizzo pubblicate dal Ministero dello Salute frutto di un tavolo tecnico a cui hanno partecipato anche le società scientifiche pediatriche. "Il principale errore - spiega il professore - è trattare il bimbo come un 'piccolo adulto'. Spesso già dopo i 12 mesi viene alimentato con gli stessi errori che gli adulti hanno per sé", ovvero diete restrittive o oppure troppo ricche di proteine. Tra gli errori più frequenti, l'uso di latte vaccino dopo lo svezzamento. "Va sempre evitato nel primo anno di vita e possibilmente fino al secondo. Non solo perché ha meno ferro - chiarisce - quanto perché il ferro presente è molto meno biodisponibile, ovvero viene assimilato molto meno, rispetto a quello presente nel latte materno o nei latti in formula (per bimbi sotto i 12 mesi) e di crescita (destinati a bimbi da 12 a 36 mesi)". No anche, conclude Zuccotti, "a somministrare regolarmente bevande di origine vegetale come il 'latte' di riso, molto ricco di carboidrati e povero di altri elementi, come il ferro".

In collaborazione con:

Archiviato in


Modifica consenso Cookie