È necessario chiudere i registri di monitoraggio Aifa più vecchi. Il che significa applicare in via definitiva l'entità, in termini di sconto, della procedura di pagamento condizionato al risultato, trasformando cioè il cost-sharing o il payment by result in uno sconto applicato in via definitiva. A dirlo è Nello Martini, presidente della Fondazione Res (Ricerca e Salute) durante il simposio in modalità virtuale "L'appropriatezza prescrittiva degli inibitori della tirosin-chinasi nella leucemia mieloide cronica in funzione del ciclo di vita dei prodotti", nell'ambito del XLI congresso nazionale della Sifo, la Società italiana di farmacia ospedaliera. "In un'ottica ottimale di governance per il Servizio sanitario nazionale io vedo tre fasi - spiega Martini - La prima fase è di chiudere tutti i registri attualmente in uso, che abbiano più di 3-4 anni mantenendo solo la scheda online di arruolamento per assicurare l'appropriatezza. Si tratta di più del 70% dei Registri. Non ha senso mantenerli continuativamente". Poi, precisa, "per i nuovi trattamenti innovativi, come le Cart-T e le terapie geniche, bisogna adottare la procedura di pagamento non 'by result' ma 'at result'". "L'ulteriore fase di applicazione dei Registri - aggiunge - sarà l'oncologia mutazionale, con i nuovi farmaci oncologici che vengono registrati per la mutazione".
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