"I premi hanno un significato per la comunità scientifica e per i nostri giovani che va al di là del merito del premio stesso, ancora di più in un contesto in cui la ricerca scientifica non è stata adeguatamente sostenuta per le risorse. La ricerca scientifica ha ricevuto un'attenzione limitata e i ricercatori si sono spesso sentiti 'figli di un dio minore'". Lo ha sottolineato Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano), alla premiazione oggi a Milano della decima edizione dei Bandi promossi da Gilead Sciences in Italia. Per il prossimo futuro, continua Mantovani, "abbiamo sfide a molti livelli. Per i tumori ad esempio ci sono le nuove terapie immunologiche, i vaccini terapeutici o le cellule ingegnerizzate alcuni esempi. E poi c'è la sfida di condividere i vaccini anti-Covid, visto che in una quota importante di paesi del mondo la copertura vaccinale è sotto il 3%. E' anche per la nostra sicurezza". Per quanto riguarda il passato invece, la ricerca 'Creating possible', realizzata da AstraRicerche e Gilead Sciences, ha rilevato come il trapianto d'organi (51,8%), la vaccinazione di massa negli anni '50 (51,1%), gli antibiotici (48,1%), la mappatura del Dna (37,1%) e il farmaco per prevenire la diffusione dell'Hiv (28,6%) siano le scoperte e i traguardi che nel secolo scorso agli italiani sembravano impossibili e sono stati raggiunti. Tra i traguardi che oggi sembrano irraggiungibili e che gli italiani credono potranno essere conquistati vi sono la cura per tutti i tumori, anche quelli che oggi sono orfani di terapie, per le patologie neurodegenerative come il Parkinson e la disponibilità di terapie personalizzate basate sulle caratteristiche individuali. Risultati possibili grazie alla ricerca scientifica, che per circa il 90% degli italiani è un fattore determinante per lo stato di salute e benessere.
In collaborazione con:
Gilead